mercoledì 13 gennaio 2010

Roma Antica ed Italia Moderna



Ho appena riletto con gusto e piacere "Storia di Roma" di Indro Montanelli, le analogie tra la storia dell'impero che ha dato le radici all'occidente e la nostra Italia mi sono sembrate più che evidenti! Eccovele:

Senato Romano - Parlamento Italiano

Montanelli scrive del primo:"La vecchia orgogliosa aristocrazia (Roma repubblicana) è stata forse la più grande classe dirigente che il mondo abbia visto, per secoli ha dato l'esempio dell'integrità, del coraggio, del patriottismo, insomma del 'carattere' romano".

Il secondo: Al momento abbiamo in parlamento una ventina di condannati, in un passato non lontano sfioravamo il centinaio (integrità). Il nostro ministro dell'Interno è stato condannato per aver morso un poliziotto alla caviglia (coraggio), un altro ministro ha invitato a pulirsi il culo con il tricolore (patriottismo).

Attilio Regolo - Cosentino

Il primo: Fu console di Roma, fatto prigioniero durante le guerre puniche ha passato diversi anni nelle carceri cartaginesi. Seguendo una tradizione secolare Cartagine inviò il prigioniero in patria a trattare la pace, in caso l'armistizio non fosse raggiunto Regolo si impegnava a tornare a Cartagine come prigioniero. Il nostro arriva a Roma ed invece di perorare la pace chiede al Senato di continuare la guerra perché il nemico ero vicino alla sconfitta. Regolo invece di fuggire ritorna di sua spontanea volontà a Cartagine dove viene ucciso, chi dice crocefisso, chi dice gettato da una rupe chiuso dentro una botte irta di chiodi.

Il secondo: è coordinatore regionale de Il Popolo della Libertà in Campania. Dal 12 maggio 2008 è Sottosegretario di Stato all'Economia e alle Finanze. Nel settembre 2008 viene pubblicamente accusato di aver un ruolo di primo piano nel riciclaggio abusivo di rifiuti tossici, da Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari. Viene richiesta l'autorizzazione a procedere da parte della magistratura che la camera dei deputati coraggiosamente nega.

Meritocrazia - Mignottocrazia

La prima: l'esercito era la principale via del successo, un buon soldato poteva fare carriera e diventare un personaggio di primissimo piano. Alcuni imperatori erano figli di borghesi o semplici contadini, Diocleziano era addirittura figlio di un liberto (uno schiavo liberato).

La seconda: quella roba lì ha sempre tirato anche in antichità, ma di solito ci si limitava a gioielli, pellicce e magari del denaro. Ma adesso si distribuiscono candidature al parlamento europeo, a quello italiano, un disco con Apicella o se sei veramente brava addirittura un ministero.

Bruto - Tartaglia

In un paese in cui la politica ha cominciato ad intrecciarsi con sciaquette e travestiti, non poteva che trasformare tutto in farsa. Anche noi abbiamo la nostra tragedia, fortunatamente diluita e stemperata nel risultato. Ma sempre quello rimane uno specchio della nostra politica, che pretende di darsi una dignità attraverso quattro gocce di sangue.

Concludo con le parole di Montanelli, scritte quasi mezzo secolo fa, ma ancora terribilmente attuali:"Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida 'Forza Roma' , allude soltanto a una squadra di calcio."

5 commenti:

Marcello Novelli ha detto...

C'e' poco da commentare. Concordo e mi intristico.

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_13/minzolini-craxi_7ceed456-007e-11df-b35f-00144f02aabe.shtml

Marcello Novelli ha detto...

[[ Fuori tema ]]

Ho fatto due conti sulla riforma fiscale proposta dal centrodestra, scenari interessanti: date un occhio qui http://www.staimanzo.com/art.asp?an=166.

Interessante davvero.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Interessante, ma occorre notare che i contribuenti sopra i 150mila euro sono poco meno di 150 mila di cui un migliaio sono di sicuro parlamentari.

Sembrano un po' pochini per una nazione come l'Italia. L'evasione e' la nostra vera piaga.

Marcello Novelli ha detto...

Certo, l'evasione e' un altro discorso. Ma ti ricordo che tutti i dipendenti, pubblici e privati, non possono evadere.

Pensa ai dirigenti di Trenitalia, a quelli di Fiat, a quelli di Telecom, a quelli del ministero degli esteri sai che bel favore che gli fanno.

L'intera evasione e' stimata in 200 Miliardi (compresa la badante e la donna della pulizie) qui stiamo parlando di 28.5 miliardi, come dice qualcuno, mica paglia.