giovedì 16 settembre 2010

La faccia triste dell'America


Quando un europeo pensa agli Stati Uniti tre cose rimangono inspiegabili: la pena di morte, l'assistenza medica e il morboso rapporto con le armi da fuoco. La riforma sanitaria di Obama è uno storico passo verso l'assistenza medica gratuita universale, ma l'America rimane ancora molto lontana dallo standard europeo.

Ma quello di cui voglio parlarvi è qualcosa di ancora più tristemente sorprendente. Fino all'anno scorso andava in onda sulla NBC, con discreto successo,  una trasmissione chiamata "Catch a Predator". Era strutturata con uno schema ben preciso: un gruppo di persone della produzione si fingevano minorenni in delle chat pornografiche, dopo giorni o in alcuni settimane invitavano i pedofili a casa loro, i miserabili si presentavano all'incontro con dei presunti minorenni con preservativi ed alcolici. All'interno della casa, però ad aspettarli, non c'era una fanciulla (a volte un fanciullo) come promesso, ma il presentatore e delle telecamere. Dopo qualche minuto di imbarazzante intervista, ai meschini gli si dava libertà di congedarsi. In realtà all'esterno c'era sempre la polizia pronta ad arrestarli. 

Tutto rigorosamente sotto le telecamere: adescamento, incontro, intervista ed arresto. A volte venivano filmati anche le procedure di incarcerazione e gli interrogatori.

Il novembre scorso la NBC sta filmando la procedura di sequestro del computer di un personaggio importante (Louis William Conradt Jr., a 56-year-old assistant county prosecutor) caduto nella "trappola" di "Catch a Predator". Il Conradt non apre la porta. Chiamano la squadra SWAT e al direttore di produzione luccicano gli occhi dall'emozione. Chissà che puntata!

La polizia da l'ultimatum. Poco prima di sfondare la porta si sente un colpo di pistola. Il direttore di produzione piange come un bambino. Audience alle stelle!

Anche qualcun'altro piange, ma a molti americani non interessa. 

Potere della televisione.

domenica 5 settembre 2010

Breaking News


Buongiorno miei cari! E' passato più di un mese dall'ultimo post e devo essere sincero vincere la pigrizia iniziale è stata dura. Ma scrivere la prima frase mi riporta alla bocca il piacere di parlare con voi. Comincio con l'aggiornarvi sulle novità. 

Ho cambiato lavoro, da un paio di settimane  ho cominciato in una software house che ha per clienti prevalentemente banche di investimento. 
Lavorando dal cliente sono costretto ad indossare sempre giacca e cravatta, quanto rimpiango la mia maglietta dei Simpson. In compenso lavoro in centro città quindi non sono più costretto ad attraversare una landa desolata e schivare mucche (e soprattutto i loro bisogni) per andare in ufficio.

La banca è un enorme open space stracolmo di scrivanie e monitor. Ogni scrivania è dotata al minimo di due schermi. Io sono ancora ramingo, quindi di giorno in giorno occupo una scrivania lasciata libera da un collega in vacanza o malato. Ho scoperto che il numero di schermi è proporzionale all'importanza sociale. Il programmatore semplice ne ha solo due, il senior tre, il guru si può fregiare di quattro. Ma il vertice della piramide è escluso ai programmatori, infatti i broker hanno a disposizione, l'ho visto con i miei occhi, fino a sei monitor (anche se uno era spento).

Io e D stiamo per comprare casa! Abbiamo fatto l'offerta che è stata accettata, abbiamo anche cominciato la trafila per il mutuo e con gli avvocati. Se le cose vanno per il meglio dovremmo trasferirci tra fine novembre ed inizio dicembre.
La casa è a Canada Water (poco a sud del Tamigi) ed ha due stanze, quindi saremo anche capaci di ospitare con meno difficoltà amici e parenti. Non voglio dirvi troppo perché la faccenda non è ancora del tutto chiusa, comunque vi terrò informati.