giovedì 27 maggio 2010

Il mio lato oscuro


Non sono mai stato un amante dei talent show, mi ha sempre annoiato e anche spesso indispettito. Ma come per incanto da qualche tempo mi ritrovo a guardare i filmati di "Britain's Got Talent" su youtube. Li guardo a ripetizione, con gusto, divertito e a volte quasi commosso.

Il programma è fatto bene, un perfetto campionario delle personalità umane. Una sorta di zoo mediatico, dove si vedono sfilare tutte le tonalità caratteriali del homo sapiens sapiens; c'è il giovane spaccone, il bambino prodigio, la tardona imbellettata, i timidi con talento, i timidi senza talento, quelli convinti di averlo ed invece ne sono sprovvisti del tutto e qualche volta degli assoluti geni.

Dello stesso programma ho visto la versione americana e inglese (le quali condividono uno dei giudici) e qualche spezzone di quella italiana. Hanno differenze sottili, ma interessanti.

La versione americana ha come premio finale 1.000.000 di dollari, quella inglese il privilegio di esibirsi davanti la famiglia reale. A parte la ben nota differenza tra inglesi e americani i programmi si somigliano molto. I protagonisti sono gli aspiranti artisti, i giudici sono importanti, ma fanno parte del meccanismo e rubano raramente la scena ai partecipanti. La versione italiana ha come giudici Maria De Filippi e Gerry Scotti (il terzo è a me sconosciuto). Ho visto poco e forse è prematuro per giudicare, ma ho notato una sostanziale differenza: gli "artisti" sono collaterali. Il vero fulcro sono i giudici e sono riusciti ad annoiarmi subito.

Insomma, adoro vedere degli sconosciuti esibirsi davanti a milioni di persone, ma dell'opinione della Maria e di Gerri (come li chiamerebbe mia mamma), non me ne importa in fico.

P.S. date un occhio al video, ne vale proprio la pena.

martedì 25 maggio 2010

Il vaso e' colmo

Miei cari, in questo mese di cose ne sono successe tante:

1) L'euro traballa e la borsa crolla. Il governo italiano sta per varare una manovra straordinaria da 24 miliardi di euro per evitare di far la fine della Grecia. 

2) Quattro ministri sono sospettati di essere stati corrotti.

3) Un batterio con DNA sintetizzato e' vivo e vegeto.

4) L'Inter vince la coppa dei campioni.

Tutti fatti eccezionali e che meritano approfondimento. Ma la legge sulle intercettazioni e' un assoluto abominio. Neanche la Russia di Putin ha qualcosa di paragonabile.

I cittadini italiani saranno meno sicuri e meno liberi.

Le possibilita' che decida di tornare in Italia si stanno assottigliando sempre di piu'.

mercoledì 19 maggio 2010

Vita privata, scuse pubbliche


Dopo la politica ed un argomento introspettivo, ho il piacere di ospitare il contributo di un lettore su un argomento un po' più frivolo. Almeno in apparenza.

La storia si ripete. Costantemente, e uguale a se stessa. Con certe cosiddette coincidenze e certi ritorni da far pensare che, in fondo, i tragediografi greci non fossero poi così fantasiosi.
Il caso Tiger Woods è stato, con lampante evidenza, un caso di ciclica ripetizione della Storia. Di quella maiuscola, ma anche, in molte parti, di quella minuscola. I fatti sono questi. Un bel giorno di fine Novembre il campione dei campioni di golf ha un incidente d’auto. Non si sa bene come, o perchè (nè interessava a molti di noi scoprirlo), eppure la curiosità sul fatto inizia a crescere. Il campione è reticente. Dice che sono affari personali, e che non c’è nulla da dire al riguardo. Poi, però, si ritira da tutti i tornei che avrebbe dovuto giocare quel anno. Le voci crescono, finchè da un bar di San Diego viene fuori una cameriera, che dichiara di essere stata la sua amante per due anni e mezzo. L’inizio della fine. Da quel punto in poi non c’è giorno che Dio mandi in terra in cui non si svegli qualcuno determinato a raccontare al mondo come e quando ha fatto sesso con Tiger Woods. La copertura giornalistica del caso inizia a diventare estenuante. Le illazioni e le storie sulla vita sessuale di Woods si sprecano. Giorno dopo giorno, in un crescendo di smentite e notizie, conferenze stampa e pubbliche accuse. I marchi mondiali che per anni hanno usato l’immagine di Tiger Woods adesso chiudono i contratti, dichiarando che lo sportivo è inadatto a rappresentare il brand.
È il Clintongate, dieci anni dopo.
La storia finisce come tutti sapete. Il buon Tiger ammette di aver peccato (un numero, va detto, rilevante di volte!), fa pubblica confessione di colpa e si dichiara pentito; chiede scusa alla moglie, e si iscrive a una Clinica che cura le dipendenze sessuali, con buona pace della stampa che può andare a cercarsi un nuovo scoop.

Eppure qualcosa non torna. Qualcosa, nel quadro, non riesce ad avere un senso. Perchè dovremmo essere interessati alla vita privata di Tiger Woods? In che modo il suo aver tradito la moglie ha un riflesso sull’essere il giocatore di golf più forte del mondo?

Quando scoppia lo scandalo Woods è una leggenda vivente, un uomo che ha cambiato per sempre il golf, vincendo più trofei di chiunque altro nella storia. Questa è la sua dimensione ‘pubblica’. Gioca a golf, gioca bene, per questo la gente lo adora. Ha una moglie molto bella, e dei figli. È ricco, più ricco di quanto vi stiate immaginando, e ha un carisma che colpisce. Ha avuto, stando alle cronache, una dozzina di amanti in pochi anni. Bariste, ex modelle, ragazze conosciute per caso, dal fisico statuario (quasi tutte) e tutte molto giovani. Loro, una per una, dopo aver venduto ai giornali la loro storia di sesso con Woods, dicono al mondo che lui si dovrebbe vergognare, e chiedere scusa. E lui lo fa. Convoca una conferenza stampa, e con la faccia di un bambino costretto a chiedere scusa ai genitori balbetta poche parole senza senso. Potrebbe girare le spalle al mondo, chiedere il rispetto della privacy, ammettere tutto o tacere mandando a cagare tutti quelli che si fanno i fatti suoi, eppure lui no: mette su quella giacchetta e quella camicetta improbabili e chiede scusa, occhi bassi e faccia da cane bastonato.

A chi ha chiesto scusa, e di cosa? E perché il mondo ha voluto che lo facesse? E la moglie? Io, che non c’ero, non ho potuto chiedere. Voi che idea vi siete fatta?

Tonino Carino da Ascoli

mercoledì 12 maggio 2010

Restauri



In vacanza a casa, in Puglia, mi capita di incontrare dopo qualche anno Manuela, una ragazza molto introversa con una visione profonda del mondo (sinking, direbbero gli inglesi).
Si offre di accompagnarmi a casa a piedi, e comincia a parlarmi della nuova esperienza lavorativa che la sta tanto assorbendo in questi ultimi mesi: Manuela ha cominciato a lavorare come restauratrice.
Nella strada buia ma sicura che dal porto conduce a casa mia, con gli edifici antichi poco illuminati e gli alberi dalle lunghe ombre (al sud è tuttavia raro che in estate le piazze siano deserte alle 3 di notte), mi lascio condurre nel mondo del restauro e seguo la conversazione lasciandomi trasportare con indolenza, fino a quando un'idea fino ad allora mai considerata prende la mia attenzione: nel concetto di restauro è importante, anzi vitale, che l'intervento postumo venga evidenziato, che in qualche maniera non si confonda col lavoro originale. Come se, ad un'occhiata piu' nel dettaglio, si possa vedere dove il restauro sia intervenuto per restituire ciò che il tempo ha tolto all'artista ed all'opera.
Ormai a casa, sul mio letto italiano nel caldo di agosto, non posso fare a meno di pensare a questo nuovo universo che mi è stato rivelato, ed a come questa semplice (ma fino ad allora ignota) regola possa applicarsi alla vita della gente.

Posto che la nostra vera personalità, il nostro carattere intrinseco sia quello con cui siamo nati, e che poi la vita inevitabilmente ci abbia modificati, portandoci a reagire in determinati modi a specifiche situazioni, ecco, posto questo, abbiamo dunque il diritto di mostrare agli altri il "restauro", invece che nasconderlo come sempre facciamo, costruendo una trincea basata sul fatto che non dobbiamo spiegazioni se non a noi stessi?
E soprattutto, è nostro dovere essere a conoscenza su chi e come ci abbia modificati?

La Ragazza Slanciata

domenica 9 maggio 2010

Crisi creativa

Salve miei cari, da qualche settimana ho rarefatto i post. Sono stato molto occupato ultimamente e lo sarò ancora per un po'. Nel tempo parecchie persone mi hanno chiesto di pubblicare qualcosa sul mio blog, io mi sono sempre mostrato ben disposto, ma al momento di raccogliere il materiale non ho mai ricevuto nulla (vero Diego?). Quindi questo è un appello pubblico per chi si era proposto e per chi ha voglia di scrivere qualcosa. Mandatemela via email e io la pubblicherò.

Non preoccupatevi, datemi ancora una settimana e tornerò ad ammorbarvi con la solita regolarità.

martedì 4 maggio 2010

Cosa è cambiato?


Dopo il febbraio terribile, abbiamo passato un mese di marzo abbastanza tranquillo, ma ecco che aprile non delude e lo scandalo coinvolge un ministro. Il buon Scajola è accusato di aver comprato in nero e con soldi non suoi un appartamento con vista Colosseo. Sembra che diversi testimoni stiano dichiarando che 0,9 milioni di euro sono stati versati in nero (evasione fiscale) da parte del costruttore Anemone (probabile tangente?).

Scajola si proclama innocente e perseguitato. Vi ricorda qualcuno? Invece vi sbagliate, lui almeno si è dimesso o lo hanno fatto dimettere, questo poco importa.

Speriamo che l'opinione pubblica cominci a prenderci gusto e a chiedere trasparenza. Vent'anni fa, durante tangentopoli lo ha fatto. Adesso sembra non essere più così.

Mi interessa sapere la vostra. Cosa è cambiato?