giovedì 31 dicembre 2009

Craxi: Santo Subito!





La proposta da parte del Sindaco Moratti di dedicare una via di Milano a Bettino Craxi e' la giusta chiusura per questo decennio. La memoria e' definitivamente cancellata.

Tutto passera' sotto silenzio anche questa volta, qualcuno rumoreggera', qualcun'altro si indignera' e la maggioranza silenziosa semplicemente annuira'.

Si chiude in bellezza il decennio dove il nero e' diventato grigio ed il bianco e' passato di moda. Le virtu' sono state sostituite dal denaro e poi dalla vanita'; cioe' l'essere e' diventato, per alcuni avere (ricchi, sempre piu' potenti e sbruffoni) e ai molti altri non gli e' rimasto che apparire.

Una via della citta' piu' laboriosa d'Italia dedicata ad un latitante e' uno schiaffo a tutte le persone per bene. Oltre ai soldi si vogliono rubare anche la nostra dignita'.

Come rimpiango l'usanza americana di numerare le strade, in un paese senza storia era semplicemente una idea pratica. In un paese che riscrivere la sua storia sarebbe un modo per salvare almeno l'apparenza.

Auguri a tutti.

martedì 22 dicembre 2009

Comunicazione di Servizio





Miei cari, domani (tempo permettendo) tornerò in Italia e ci rimarrò fino al 27. Un augurio di buon natale a tutti i lettori e lettrici del blog. Vi dedico questa canzone video e testo.


Happy xmas (the war is over)



(Happy Xmas Kyoko
Happy Xmas Julian) 

So this is Xmas
And what have you done
Another year over
And a new one just begun
And so this is Xmas
I hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young 

A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear 

And so this is Xmas
For weak and for strong
For rich and the poor ones
The world is so wrong
And so happy Xmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight 

A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear 

And so this is Xmas
And what have we done
Another year over
A new one just begun
And so happy Xmas
We hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young 

A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
War is over, if you want it
War is over now 

Happy Xmas 

domenica 20 dicembre 2009

Far esplodere una balena: che ideona!



Nel 1970 una balena ha spiaggiato morente sulle coste dello stato americano dell'Oregon. Posto davanti allo scomodo problema di come rimuovere la carcassa, il capo della protezione civile americana sceglie la via creativa e pensa: se riduciamo la balena in pezzi i gabbiani mangeranno i resti velocemente, ma siccome nessuno era disposto all'ingrato lavoro di spezzettamento, ha preso una decisione draconiana ed ha piazzato mezza tonnellata di dinamite sotto l'animale.

Il risultato è stato notevole: pezzi di animale putrefatti si sono dispersi per un raggio di mezzo chilometro; la puzza per decine di miglia; i gabbiani spaventati dalla detonazione se la sono data ad ali levate; nessuno è stato ferito, ma parecchie automobili parcheggiate hanno subito ingenti danni da carne di balena volante; inoltre quasi la metà della carcassa è rimasta intatta dopo l'esplosione.

Insomma, un disastro!

Avete qualche "ideona" da raccontarmi? Può essere capitata a voi o a qualcuno che conoscete, non importa.

mercoledì 16 dicembre 2009

Dispiace, perché dispiace



Indro Montanelli è stato gambizzato dalle BR con 4 colpi di pistola nel 1977. Guardatevi la sua intervista e capirete immediatamente cosa erano gli anni 70.
Sull'aggressione subita da Berlusconi non ho nulla di originale da dire, dispiace sempre vedere un uomo, anche anziano, sanguinare. Non credo che il fatto sia imputabile al clima politico, fatti gravi possono succedere, e sono successi, anche in momenti più tranquilli. Ho trovato stolte le dichiarazioni della Bindi e Di Pietro.
Sulla pantomima mediatica che è stata creata sull'evento preferisco tacere, Berlusconi, è noto, è fondamentalmente un impresario di conseguenza non può altro che offrire uno show.

Sono curioso di sentire la vostra opinione?

domenica 13 dicembre 2009

Problemi con il cibo?



Il consumismo è alla base del nostro stile di vita, bisogna produrre, consumare e naturalmente, qualche volta buttare. Dai tempi in cui era bambina mia madre la situazione è cambiata completamente, una volta era assolutamente impensabile gettare del cibo, adesso è una pratica comune. Dispiace sempre, ma non perdiamo certo il sonno o ne facciamo una tragedia. Sì, ma quanto ne sprechiamo? In europa non lo so, ma ho trovato dei dati relativi agli Stati Uniti (il video è basato su calcoli di qualche anno fa e meno accurati).
Le stime in precedenza venivano ricavate attraverso sondaggi o monitoraggi su scala locale e poi estrapolati su tutta la nazione. Kevin Hall e i suoi colleghi del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases del Maryland hanno approcciato il problema in maniera diversa. Hanno calcolato l'apporto calorico giornaliero medio di ogni americano e lo hanno confrontato con la produzione nazionale di cibo opportunamente corretta dalle importazioni ed esportazioni. Il dato risultante è sconfortante, ogni americano spreca 1400 kcal al giorno, che equivalgono a quasi il 40% del cibo acquistato. La produzione del cibo cestinato utilizza 300 milioni di barili di  petrolio all'anno oltre che il 25% della capacità idrica statunitense.
Gran parte della quantità di cibo che va sprecata non arriva nemmeno nelle case degli americani, la grande distribuzione trova vantaggioso gettare le scorte piuttosto che rimanere senza merce.
Io capisco ed accetto le regole del mercato, ma non riesco a togliermi dalla mente che in questo sistema c'è qualcosa di profondamente sbagliato.

venerdì 11 dicembre 2009

La controversia sul global warming



La controversia sul global warming è di strettissima attualità in questi giorni. Volevo dedicare un post sull'argomento da diverso tempo, ma ero piuttosto indeciso su come porre la questione. Avrei potuto propinarvi un pistolotto sull'epistemologia della scienza e su come si misura la validità di una teoria scientifica, sono stato tentato lo ammetto, ho sentito troppe persone intelligenti farsi menare per il naso da predicatori falso-illuministi, dalla parlantina sciolta e la citazione facile. Avrei potuto riportarvi fatti assodati e realtà condivise, per poi illustravi alcune teorie e persuadervi della loro ragionevolezza. Ma questo avrebbe innescato un dibattito infinito di citazione, dati e controdati.

Alla fine ho deciso di argomentare utilizzando il buon senso comune. Il merito non è mio, ma dell'uomo che vedete nella foto.

L'idea è piuttosto semplice nelle righe c'è quello che non conosciamo con certezza, il global warming è un fenomeno reale? Facciamola semplice e diciamo che le probabilità sono al 50 e 50.
Le colonne viceversa rappresentano le nostre scelte, possiamo agire e cercare di risolvere il problema o non fare nulla e vedere quello che accade. Analizziamo le varie opzioni e vediamo cosa succede. Decidiamo di agire, il global warming però è una fregnaccia, il risultato della nostra azione si risolve con uno spreco di denaro. Nel caso in cui il global warming sia un fenomeno reale, abbiamo ancora speso soldi, ma questa volta siamo molto felici perché abbiamo evitato conseguenze peggiori. Quindi bene che ci vada siamo felici e meno ricchi, nel caso peggiore solo meno ricchi.
L'altra scelta che ci rimane è quella di non fare nulla ed aspettare. Nel caso migliore siamo contenti e non abbiamo neanche speso un euro, nel caso peggiore dovremmo affrontare conseguenze catastrofiche! Sei gradi in più possono distruggere l'80% delle specie viventi ed uccidere miliardi di persone. Senza parlare delle conseguenze economiche e sociali di una tragedia di proporzioni planetarie.

C'è un terzo scenario dai contorni foschi, potremmo anche non agire perché distratti a dibattere sulla veridicità o meno del global warming. Questo sarebbe sciocco e imperdonabile.

Quindi la questione è semplice preferite risparmiare e rischiare la catastrofe o scegliete di spendere del denaro ed evitarla? In altri termini, se voi e la vostra famiglia dovete fare un viaggio aereo, pagate un biglietto e viaggiare in sicurezza oppure preferite salire gratis su un altro aereo che ha il 50% di possibilità di schiantarsi?

Tutto qua, solo buon senso.






mercoledì 9 dicembre 2009

Our favorite prime minister: Time to say Addio



Oggi ho comprato l'economist e per voi mi cimento nella traduzione dell'articolo.

La carriera politica di Silvio Berlusconi è sull'orlo di un precipizio. Dovrebbe andarsene.


Anche per i suoi standard, questa è stata una brutta settimana per il primo ministro italiano Silvio Berlusconi: una corte ha domandato garanzie di copertura per una enorme multa ai danni della Fininvest; sua moglie Veronica ha intentato una causa di divorzio milionaria; il suo processo per corruzione dell'avvocato inglese, David Mills, sta ricominciando dopo che la sua immunità è stata spazzata via; nuove accuse di connessione con la mafia e si è tenuta una manifestazione di protesta (No Berlusconi Day) a Roma questo week end.
Mr Berlusconi ha fatto della sopravvivenza politica un arte, ma nonostante questo adesso sembra essere in guai seri.
Il punto di vista del "The Economist" nei suoi confronti è coerente. Abbiamo criticato il suo debutto in politica nel 1993-94. Nel 2001 lo abbiamo considerato non adatto a governare l'Italia e nel 2006 abbiamo invitato i suoi elettori a dire "Basta!" (n.d.t. in italiano nel testo) al suo governo e abbiamo sostenuto la sua alternativa di centro-sinistra nel marzo 2008. Fino ad ora siamo stati restii ad unirci alla massiccia schiera, di lascivi commenti, sulla lurida sfilza di scandali sessuali in cui è stato coinvolto il 73-enne primo ministro quest'anno.
Gli eventi di questa settimana portano cattivi presagi. La ripresa di vari processi a suoi carico ed a carico delle sue aziende, in aggiunta ad altri problemi legali, stanno distraendo lui ed il suo governo dalle loro responsabilità. Il danno è lampante. Con la crisi finanziaria incalzante e la recessione, l'attenzione è stata spostata dalle difficoltà economiche italiane sulle beghe di altri paesi come la Grecia. Nonostante l'ammirevole contributo delle piccole e medie aziende del nord, il paese nel suo complesso è ancora largamente in difficoltà. Nel terzo quarto dell'anno il suo PIL si è ridotto di più della media europea, ed il calo annuo sarà di circa il 5%, una grossa caduta simile agli altri paesi europei.
Il governo Berlusconi sta colpevolmente rimandando la sua risposta. Per lungo tempo il primo ministro ha negato che l'Italia fosse in crisi economica. Ha usato le difficoltà della finanza pubblica per giustificare la minore entità in Italia degli incentivi fiscali approvati dagli altri grandi paesi. A differenza di alcuni coraggiosi uomini politici, Berlusconi ha fallito nel proporre una riforma economica efficace per ristabilire la competitività nazionale, che è di gran lunga diminuita nei confronti della Germania. L'Italia rimane un paese sovra-regolamentato e che appare in classifiche internazionali in posizioni penosamente umilianti come la facilità di aprire un impresa, l'ampiezza della corruzione, i soldi investiti in ricerca e la qualità del suo sistema educativo.
Il terzo governo Berlusconi ha anche perseguito una eccentrica politica estera lontana dagli usuali alleati occidentali. Berlusconi è intimo di Vladimir Putin e del colonnello Gheddafi alla ricerca del consolidamento della politica energetica italiana (questa settimana era in Bielorussia, a chiacchierare con un altro dittatore, Lukashenka). Sotto la sua guida, l'Italia continua a contare meno del suo valore in Europa e nel mondo.


Go, go, Silvio


Anche grazie alle sue macchinazioni non c'è un ovvio successore nel caso Berlusconi si dimettesse. Infatti alcuni suoi sostenitori dicono sia meglio rimanere con lui perché l'alternativa sarebbe il caos. L'Italia ha però altri potenziali leader: Gianfranco Fini del suo stesso partito, che sta apertamente progettando di rimuovere Berlusconi; Pier Ferdinando Casini al centro che si è tenuto distante dal suo terzo governo; ed anche il nuovo leader di centro-sinistra, Pierluigi Bersani, il quale fu l'artefice delle riforme durante il governo Prodi. Uno di questi sicuramente prenderà la scena quando Berlusconi se ne andrà. Chiunque sia potrebbe anche completare il processo di trasformazione del paese che Berlusconi ha bloccato sul nascere con la sua entrata in politica. L'Italia sarebbe un posto migliore se "il cavaliere" (n.d.t. in italiano nel testo) cavalcasse fuori di scena.

domenica 6 dicembre 2009

Donne: lo sapevate che?



Mie care lettrici ho dei consigli per voi, ovviamente non sono farina del mio sacco, io mi limito a trascrivere quello che altre donne mi hanno confidato.

Moon Cup (vedi video)


E' una coppetta in lattice anallergico multiuso che sostituisce gli assorbenti interni. Il principio è piuttosto semplice: si infila piegato, aprendosi crea un delicato effetto ventosa sulle pareti interne della vagina che lo immobilizza, ogni 4-6 ore va svuotato e lavato.
Lo so cosa state pensando, io non l'ho provato di persona, ma conosco chi lo usa e lo trova estremamente comodo e funzionale. Non ho idea del prezzo, ma immagino che alla lunga ci si guadagna e si inquina anche di meno.
Se qualcuna di voi lo usa già, oppure ha deciso di provare mi faccia sapere la sua esperienza.

Shave or Bush


Quando ero a Miami ho passato una serata con dei ragazzi appena ventenni (fratelli di Nathalia, qualcuno se la ricorderà) che mi hanno portato in uno strip bar. La situazione aveva un che di comico, perché non avendo ancora 21 anni potevano si accedere al locale con le spogliarelliste, ma non avevano il diritto di bersi una birra. Il giorno dopo sono a colazione con Nathalia e i suoi due fratelli che scherziamo sulla serata, lei si distrae un attimo parlando al cellulare ed il fratello minore ne approfitta e mi chiede se preferisco "shave" (rasata) or "bush" (cespuglio). Nathalia finisce la telefonata proprio quando rispondo:"I don't really like bush!", lei tra lo stizzito e l'annoiato afferma che la politica l'annoia a morte.
Tutto questo preambolo per dirvi: una donna mi ha confidato che la patata rasata è più sensibile. Sarà vero?

Consigli di sopravvivenza

Essere donne è difficile, sempre a posto e con poco tempo a disposizione. Allora eccovi una serie di consigli per superare le situazioni d'emergenza. Se non avete abbastanza tempo per stirarvi la camicia che starà sotto la giacca potete sistemare il colletto con la piastra per i capelli, il risultato sarà eccellente, il consiglio è valido anche per gli uomini, ma tipicamente noi non sappiamo neanche accenderla una piastra per i capelli.

Se le sopracciglia rimangono troppo folte anche dopo una passata con la pinzetta quello che ci vuole è una bella spuntatina con delle forbici (indicato per le donne mediterranee).

Avete qualcosa tra i denti e non avete a portata di mano il filo interdentale, usate un vostro capello!

Spero di esservi stato utile, se avete altri consigli non siate timide: postateli.

giovedì 3 dicembre 2009

Ditemi se non è terribilmente attuale?



mercoledì 2 dicembre 2009

Moratti, Formigoni e le Polveri Sottili



Due giorni fa ascoltato un'intervista inquietante sulla situazione dell'inquinamento a Milano sul blog di Beppe Grillo, oggi ho po' di tempo e allora vado a curiosare sul sito dell'ARPA e scopro questa inquietante figura! A Milano ed in tutta la zona urbanizzata 3 inquinanti su dieci sono sistematicamente fuori norma. Ozono e polveri sottili sono critici anche in montagna, altro che una boccata d'aria fresca fuori città.

Decido ci capirci qualcosa in più e cerco di scaricare i dati storici. E' possibile ottenerli, ma devi compilare una form ed aspettare che ti vengano inviati via mail, per motivi di spazio (bontà loro). Compilo, richiedo e ricevo in quattro ore un file zippato da 3,3 kb. Ecco il grafico che ne ho ricavato (la linea rossa rappresenta la soglia massima giornaliera):



Nell'ultimo anno solare i pm10 hanno superato la soglia massima di 50 microg/m^3 per 100 giorni alla stazione di rilevamento di Milano - Verziere. La media su base annua è di 43,81 microg/m^3.
La normativa italiana impone una media annua inferiore a 40 e la possibilità di superare la soglia giornaliera consentita per non più di 35 giorni l'anno.
Le polveri sottili sono considerate dei gravissimi inquinanti nocivi per le vie respiratorie, aumentano l'insorgenza di problemi respiratori nel immediato (asma) ed hanno conseguenze sull'insorgenza di disturbi cronici.

Siccome al momento l'aria la respiro a Londra ho cercato qualche dato relativo alla mia città e sono entrato in un altro mondo. Questo è il sito dove potete trovare la mappa delle centraline installate in UK. Scelta la centralina con un click potete scaricate tutti i dati che ha raccolto e se vi va anche dare un'occhiatina all'ultima lettura (vecchia di un'ora!). Ho preso a caso la centralina di North Kensinton ed ho messo in grafico i dati. Eccovi il risultato:



In poco meno di 11 mesi il limite giornaliero è stato superato solo due volte e la media annuale si attesta a 19.89. Greater London è una megalopoli da più di 7 milioni di abitanti eppure riesce ad avere aria migliore delle montagne lombarde. Come è possibile? Un sistema di trasporto pubblico capillare ed in continua espansione, una politica di disincentivo dell'auto massiccia (la congestion charge è di 8 sterline al giorno altro che ecopass) e la valorizzazione di aree verdi urbane.

Milano è in una situazione grave e pericolosa, simile a quella di Napoli con la spazzatura. Con la sola differenza che i pm10 puzzano di meno e fanno più male. Bassolino e la Jervolino sono giustamente indagati, adesso è arrivato il momento anche della Moratti e Formigoni.

P.S. dimenticavo l'informazione, nella free press londinese oltre alle previsioni del tempo ci sono anche quelle sull'inquinamento. Se di un problema non se ne parla il problema non esiste.