sabato 18 luglio 2009

Democratico: aggettivo qualificatico

La vicenda la conoscete, quindi mi limito a darvi le mie impressioni e sono piuttosto curioso di conoscere le vostre, specialmente quelle dei votanti o meglio ancora degli iscritti al PD.

L'idea (geniale) di Grillo ha evidenziato in maniera inequivocabile quattro cose:

1) La scarsa lungimiranza dell'apparato dirigente del PD, il comico genovese può muovere centinaia di migliaia se non milioni di voti, loro hanno sbattuto la porta in faccia a tanto ben di dio. Un politico di razza avrebbe cercato di domare le differenze e di avvicinarlo al partito.

2) La fragilità delle primarie, sono sempre state un po' la copia paesana delle versione americana e fino ad ora hanno sempre avuto un risultato bulgaro (Prodi prima e Veltroni poi). Le regole di iscrizione non sono chiare e i risultati sono questi.

3) Grillo non guida un movimento populista, non urla meno "tasse per tutti", ma attraverso il suo blog fa ragionare le persone e dice cose sensate. L'appoggio alle liste civiche è stato un esempio di democrazia dal basso straordinario. Il PD ha trascurato molto la base, non ascoltandone le richieste. Non mi sorprende che Veltroni dica che Craxi era più lungimirante di Berlinguer e citi proprio la vicenda in cui Berliguer fa visita agli operai della Fiat che vogliono occupare l'azienda.

4) Grillo piace perché dice il re è nudo, lui ci ricorda che il conflitto di interessi è inaccettabile, che rete 4 è illegale per la corte europea (pagheremo 300.000 euro al giorno di multa per questo), che dei pregiudicati in parlamento sono un'assurdità, che un miliardo di euro all'anno per una stampa "libera" sono scelte da paese del patto di Varsavia, che i capitani coraggiosi che hanno "salvato" Alitalia sono abituati al patteggiamento ed alla prescrizione (nel paese degli inpuniti i ricchi non vanno mai in galera) e così via.

Non penso che Grillo segretario del PD sarebbe stato una buona idea, ma di contro una reazione tanto ottusa mi ha sorpreso. O il partito democratico cambia il rapporto con i suoi elettori e la dirigenza si ricorda di essere in parlamento per servire il popolo sovrano e non viceversa, oppure l'emorragia di voti continuerà e perderanno ancora molti elettori.

A cominciare da me.

35 commenti:

Pina ha detto...

Qualche precisazione, poi magari non sarete d'accordo con me:

>loro hanno sbattuto la porta in faccia a tanto ben di dio<
Magari il PD è un 'partito burocratico', ma esiste uno statuto e lo statuto dice due cose. La prima: "La tessera va ritirata nel Circolo territoriale più vicino al tuo indirizzo di residenza. Tutte le istruzioni per il ritiro della Tessera ti verranno comunicate via mail al completamento della procedura d'iscrizione". (La procedura on-line, tra parentesi, non serve a niente... ma quello è un altro discorso).

La seconda, riguardo alla sua candidatura a Segretario: art. 9 co. 3: “Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature a Segretario nazionale e componente dell’Assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa Anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni.” Quella data è il 26 giugno.
Una volta iscritto, per candidarsi Grillo deve comunque raccogliere 1500-2000 firme di iscritti (sempre al 26 giugno)al Pd, distribuiti in almeno tre delle circoscrizioni elettorali delle europee. A quel punto parteciperà al congresso (e tralascio la restante parte per approdare alle primarie).
Voglio dire, ci sono delle date - il 26 giugno - che lui e lo staff conoscono bene, ergo poteva ricordarsene prima se davvero voleva fare le cose seriamente. In ogni caso, io credo che sia giusto dargli la tessera e vedere fin dove è capace d'arrivare. A sbraitare siamo bravi tutti (soprattutto quando è tardi e non si può fare niente), poi bisogna vedere i fatti.

>lui ci ricorda che (...) che dei pregiudicati in parlamento sono un'assurdità<
Sì, ma Grillo è anche quello che ha detto che non avrebbe mai fatto politica proprio perchè lui ha alle spalle una condanna per triplice omicidio colposo.

Questi due esempi per dire: non mi sembra uno tanto coerente e il PD avrebbe bisogna, innanzitutto, di coerenza.

Anonimo ha detto...

Grillo e' sempre stato un ottimo provocatore. A volte ci si dimentica anche quale sia la sua vera professione: il comico. E' un comico particolare, un comico che crea una risata amara.
Il Grillo-politico e' un Grillo difficile da decifrare se la sua audience lo prende alla lettera. Perche' se lo prendi alla lettera e' ovvio che i suoi "statements" sono spesso surreali. Gesu' usava le paraboli, Grillo le iperboli.
Grillo sicuramente fa gioco su questo. Estremizza i concetti. Di un problema lui riduce sempre il tutto a due termini, il bianco e il nero. E poi, ridotto il tutto ai minimi termini, generalizza. L'errore che l'audience fa e' quello di fermarsi a questa sua visione "iperbolica" della realta'. E' chiaro che Grillo abbia semplicemente lanciato una provocazione. Non credo che lui si sarebbe mai realmente candidato. Non ha la stoffa da politico. Ha sicuramente idee valide nel senso che e' bravo a mettere a nudo certe tematiche e a sensibilizzare l'opionione su tematiche di interesse comune. Ma non e' mai stato un negoziatore. E' una figura troppo polarizzante per potersi "riciclare" come politico.
Grillo ha lanciato, come suo solito, una provocazione. A mio modesto parere Grillo voleva solo motivare l'ambiente. O per lo meno assicurarsi che l'elettorato del PD sappia scegliersi un buon leader. Il PD ha sicuramente sbagliato a "sbattere la porta in faccia" ma alla fine... la gran parte della audience di Grillo tende a votare il PD e IDV... Quindi non penso che la reazione PDista, un po' brusca e affrettata, abbia alcuna conseguenza.
Il vero duello di leadership sara' tra Franceschini e Bersani. Sebbene il Professore di Bettola (Piacenza) sia un personaggio preparato e figlio di una scuola di partito abbastanza tradizionalista, e nonostante mi sia simpatico, ritengo che Franceschini sia la persona piu' qualificata per "the top job". Con Bersani c'e' il rischio di proporre un Prodi-bis ma ancor meno carismatico (e con minor peso specifico). Franceschini ha un'immagine piu' giovanile anche se deve un po' maturare sotto certi aspetti. Ma ha carisma. Ero un po' un estimatore di Veltroni, specie come inizialmente imposto' la sua campagna elettorale (salvo poi perdersi un po' per strada e contraddirsi anche) e penso che indubbiamente lo abbiano "bruciato" un po' troppo presto. Veltroni ha sicuramente contribuito a delineare quel processo di rinnovamento del PD. Nella speranza che Franceschini - qualora venisse confermato come leader - continui un po' il rinnovamento e un rimpasto della vecchia guardia. Portando qualche volto nuovo e giovane. E soprattutto, si spera, non si cristallizzi solo sull'anti-berlusconismo. Ci vogliono idee. La storia della sinistra e' piena di manovre anti-berlusconiane, di retorica e di ostruzionismo. Va bene... Ma vogliamo i fatti. Idee concrete su come rigenerare il Paese e l'Italia. Lasciando da parte le vecchie glorie (D'Alema & Co.). Penso che la provocazione di Grillo, in fondo, volesse dare al PD una scossa rigenerante. Per vitare di ricadere nei vecchi, macchinosi e prevedibili luoghi comuni PDisti.

Stefano

Christian ha detto...

mmmm chi, giustamente, si indigna per le "veline" in parlamento, com'è che apprezza i "comici" ?
Non vi sembra che siamo sulla stessa lunghezza d'onda ?
E non mi dite che Grillo ha spessore politico, pur facendo ridere come molti politici!

Anonimo ha detto...

io avrei una proposta per Grillo
perchè non comincia candidandosi sindaco di genova alle prossime elezioni?
che cominci a provare dal basso prima di sentenziare dall'alto.
A dimenticavo con la sua lista civica ovviamente.
Carlo

Christian ha detto...

oh anche potrebbe semplicemente "lavorare", invece che stare sul suo panfilo a "gettare" sentenze su tutto e tutti...

Marcello Novelli ha detto...

Grillo segretario del PD o anche solo candidato e perche'? Perche' ha un blog seguito da milioni di persone sul quale non fa altro che ripetere quello che tutti dicono dalla mattina alla sera?

Va bene che bisogna battere Berlusconi, ma non e' che bisogna diventare come lui.

Si, certo, non ha mai detto "meno tasse per tutti", ma ripete da sempre: "al governo sono tutti ladri" che e' un messaggio populista e qualunquista allo stesso modo.

Anzi, questo e' quello che chi comanda ama sentire, chi detiene il potere adora quelli che dicono: "e' tutta merda" e si ritirano sull'Aventino. Sono da sempre i loro migliori alleati.

Alessandro Teruzzi ha detto...

L'argomento scalda e ne sono contento.

Andiamo per ordine. Saluto innanzi tutto Stefano, lo ringrazio il piacevole ed interessante pomeriggio al pub. Inoltre sono anche un po' stupito di come abbia potuto eseguire una cosi' lucida analisi dopo cosi' tante pinte.

Io non mi auguro Grillo segretario del PD e non ho detto questo. Io evidenziavo la reazione scomposta di un partito in crisi.

Mito da sfatare:

Grillo non e' un populista, anzi fa una cosa che il PD ha smesso di fare, ha dato la politica in mano alle persone. Le liste civiche le ha presentate e fortemente sostenute. In una trentina di citta' ci sono consiglieri comunali eletti.

La verita' e' che il Partito Democratico ha la coscienza sporca e la fedina penale non immacolata.
Sono anni che si e' scelto di giocare con le carte di Berlusconi e questi sono i risultati. Un certo numero di italiani chiedono legalita' e cambiamento.

Il PD ha sbagliato a rispondere in questo modo, perche' tra i grillini ci sono molti suoi elettori.

L'errore peggiore e' stato trascurare la base, ma dove e' andato il partito di lotta e di governo. L'ultima manifestazione organizzata da un partito e' stata il "Family day" di Mister B.

Dietro a Grillo c'e' molta gente che ragiona e che ha voglia di cambiamento e il PD e' riuscita solo da dirgli di NO.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Alcune cose ancora.

Per Pina:

So che sei molto precisa, quindi magari erano scaduti i termini per correre alla segreteria del partito. Ma perche' negargli la tessera? Nello statuto non c'e' nulla che lo vieti.
Secondo Travaglio (passaparola di oggi) lo statuto e' stato interpretato all'acqua di rose in passato, mentre adesso e' onorato come la bandiera. Sono d'accordo che l'aver sbagliato in passato non e' un buon motivo per sbagliare adesso, ma i due pesi e due misure non suonano tanto "Democratici" alle mie orecchie.
Se vogliamo usare il tecnicismo invece che badare alla sostanza in questo discorso possiamo ricordare che Grillo parla di niente condannati in parlamento, non dice nulla per quanto riguarda le segreterie del partito. Ma questo e' solo fumo negl'occhi e ci porta fuori tema.

Per tutti:

Grillo vi sta sulle palle, mi sembra chiaro. Ma il post non parlava di lui, parlava del Partito Democratico. Talmente fragile da avere paura di un comico, talmente poco democratico da non tesserarlo d'autorita'.
Partito non capace di assorbire e coabitare con la sinistra radicale (zeppa di persona di dubbie capacita' di raziocinio, ve ne do' atto), che adesso non riesce a inglobare un movimento corposo e propositivo.

Avanti cosi' si perdera' ancora. Ed ancora.

Pietro ha detto...

ultimamente non ho più visto tv italiana e mi sono informato poco....la vicenda l'ho seguita di striscio per cui parlo (a richiesta ;-) da "disinformato" (e quindi "a torto") e precisando che: non seguo il BLOG di GRillo e non lo considero "il Messia" della politica italiana.

GRILLO mi è sempre piaciuto come comico

GRILLO non farà mai il politico "di professione"(almeno...lo spero per lui)

GRILLO continuerà a "fare politica" a modo suo (magari spingendo sempre più persone ad interessarsi alle vicende del Paese)

GRILLO è un genio perchè ha fatto autosputtanare tutta la dirigenza del PD ormai insabbiata nel post Veltroni (il quale,come da te ricordato, alle primarie aveva vinto con un plebiscito...quindi,avanti il prossimo "unto" dalle primarie....).

GRILLO , simpatico o no, approfittatore o no, populista o no, fa informazione più di molta stampa

GRILLO sta antipatico a molti, ma è normale.

GRILLO...ah no aspetta , giusto, si voleva parlare del PD....ma cosa vuoi...vale la pena spendere parole per chi, dopo aver consentito che il berlusconismo rovinasse quel poco di Paese civile presente in Italia, è riuscito anche ad affossare un'"idea" come un partito democratico riformista e laico per l'Italia...che vinca il "migliore"...poco cambierà!

ehhh il mio amico Charlie Brown, Charlie Brown...a e i o u y...Brigittebardò-bardò...

P.S. e se convincessimo D'Alema e Berlusconi ad una gita in barca di 5 anni in giro per il mondo a nostre spese, con le migliori veline sulla piazza, scommettendo che al loro ritorno l'Italia sarà migliore...se no, al rientro li facciamo "presidenti a vita della Repubblica"? per me si vince facile!
...e al più si può sperare in una calamità che ce li porti via dalle pelotas una volta per tutte!

Jnorum ha detto...

hey ale, eh la mia mente funzionava ancora :)

Grillo non mi e' antipatico. E' un po' tagliato grosso, quello si' :) ma se in parlamento ci stanno persone come Calderoli, uno potrebbe dire: beh, Grillo non sfigurerebbe. Probabile. Di sicuro sarebbe in grado di lanciare provocazioni "sensate" ma penso sia piu' comodo lasciarlo fuori dalla res publica per se. E' giusto che vi sia, anche all'interno dell'area democratica, gente come Grillo e Travaglio, persone sostanzialmente intelligenti e capaci di mettere alla berlina sia Berlusconi che il PD. E penso Grillo usa sempre iperboli e figure retoriche. A volte propone soluzioni radicali ed paradossali. Perche'? Beh, tende a sintetizzare le problematiche e a offrire una sintesi quasi paradossale. Porto come esempio l'intervento di Grillo al Primo Maggio 2008 quando critico' l'attuale sistema dei finanziamenti ai giornali (di partito).
Ripeto, Grillo non voleva candidarsi sul serio (Ale ed altri sono concordi) ma per me voleva solo dare al PD una scossa.

Stefano

Jnorum ha detto...

Ale,
Nessun articolo sul 40simo anniversario del presunto sbarco sulla Luna?

Marcello Novelli ha detto...

Grillo non mi sta sulle palle, anzi. Il punto e' un altro. Non e' che lui si e' tesserato e ha detto: "eccomi sono a disposizione", lui ha detto: "faccio il segretario" e questo non mi sembra un buon modo di partire.

Eleggere qualche consigliere in qualche citta' e' cosa ben diversa dal battere la destra che vuole abrogare la scuola pubblica, la sanita' pubblica e lo stato sociale. Perche' questo deve essere l'obiettivo di qualsiasi forza di centrosinistra.

Il PD e' un bambino che sta imparando a camminare. Si sapeva che sarebbe stato cosi': e' piu' facile dividere che unire (basta guardare la sinistra cosa sta combinando). E il signor Grillo e una certa stampa di sinistra gode nel picchiare sulle gambe del bambino che sta imparando a camminare.

Che hanno sbagliato a rifiutargli la tessera appellandosi al regolamento lo penso io. Dovevano rifiutargliela perche' quando uno si iscrive a qualsiasi movimento lo fa per collaborare alla sua costruzione e non per distruggerlo.

Buon lavoro.

Marcello Novelli ha detto...

Dimenticavo, quella per la segreteria del PD e' una gara vera. Bersani e Franceschini ci stanno dando dentro proponendo due visioni diverse del Partito (con la P maiuscola perche' e' l'unico partito rimasto, ricordatevelo).

Si potrebbe parlare anche un po' di quello oltre che delle battute di un comico.

Christian ha detto...

io spingerei per la candidatura dei "Pali e Dispari" ... però non so qual'è la loro linea ;)
Però mi fanno ridere come Grillo!

Pina ha detto...

Su come sia stato intrerpretato lo statuto in passato, onestamente, non ne ho idea. Che la tessera dovevano dargliela sono d'accordo: se non altro gli avremmo dato seriamente la possibilità di dimostrare cosa sia capace di fare (come ti scrivevo nell'altro commento), però ha ragione anche Marcello quando dice: "Dovevano rifiutargliela perche' quando uno si iscrive a qualsiasi movimento lo fa per collaborare alla sua costruzione e non per distruggerlo." In sostanza, credo che lui più di dare una 'scossa' al PD, dia un aiuto all'IdV... ma vabbè, se un partito non resiste a questi 'attacchi', siamo messi male.
Tra parentesi, la tessera qua non si è vista ancora (non mi arriverà in tempo per votare al congresso), ma se l'avessi, voterei Ignazio Marino. Lo so, non ce la può mai fare, non ha appoggi, è troppo poco politico blablabla... ma a volte sono schifosamente idealista.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Per Christian:

accolgo l'ironia, ma che piaccia o no Grillo ha fatto piu' politica di molti altri.

Per Marcello e Pina:

Grillo un nemico? Favorisce di piu' l'Italia dei Valori?
L'IDV e' il naturale alleato del PD su questo non si discute, perche' con il 27% si fa poco. Come fa Grillo ha essere cosi' vicino all'alleato ed essere contemporaneamente il nemico?

Per Marcello:

parliamo di programmi. Accolgo l'invito, postate i link per favore. Io ho trovato quello di Franceschini e quello di Bersani ma fino a stasera non posso pubblicarli perche' li ho a casa.

Ancora per Pina:

mi dispiace, colpa mia, ma il tuo Marino non so neanche che faccia abbia. Link e foto a figura intera please.

Pina ha detto...

Mi sembra che alle Europee il PD abbia fatto il 26,1% - non il 27% - il che significa che, rispetto alle politiche, ha perso 4 milioni di voti... L'IdV, invece, è in piena ascesa avendo raddoppiato il suo consenso, portandolo all'8%... secondo me, Di Pietro aspira a togliere altri voti agli altri, anche al PD il che è giusto. Se offre un'alternativa migliore, perchè la gente non dovrebbe votare IdV??

P.s.: vai al sito http://www.ignaziomarino.it/

Marcello Novelli ha detto...

Solo una precisazione, Grillo non e' un "nemico", ma lavora contro il PD. Questo non perche' porti voti all'IDV, ma perche' alimenta l'antipolitica ("al governo sono tutti ladri") e perche' promuove una politica personalistica (esattamente come fa Berlusconi, la Lega, Di Pietro, Mastella e tutti gli altri).

Guarda la storia, il centrosinistra e' l'unico schieramento in cui qualcosa e' cambiato (anche solo il segretario) da Tangentopoli in poi. Pensa ad AN, hanno dovuto sopprimere il partito per fare in modo che Fini smettesse di essere il segretario. Bossi e' rimasto segretario della Lega anche da quasi morto. Per Casini non e' bastato farlo presidente della camera. Via Bertinotti, Rifondazione e' scomparsa e sono nati il partito di questo e il partito di quello.

In questa situazione chi ha piu' potere mediatico vince e i lettori del blog di Beppe Grillo sono meno dei guardatoridiretequatto.

Pina ha detto...

Ecco, Marcello si è espresso molto meglio di me.

P.s.: leggi qua http://roma2011.blogosfere.it/2009/07/roma-2011-si-candida-alla-presidenza-dellitalia-dei-valori.html :D

Christian ha detto...

ma anche gli ascoltatori di Zelig sono più dei guardatoridiretequattro...quindi ricandido i "Pali e Dispari" :)

Pietro ha detto...

e bravo Ale che hai dimostrato come ci teniamo alla politca...mi fa quindi piacere leggere i commenti che mia iutano a riprendere un po' di "passione" sopita dal "ciarpame". concordo infatti che e giusto ifnormarsi e dare forza ai quei candidati nuovi i grado di sostituire l'atuale classe politica "gerontocratica".

Un chiarimento però...se chi, come Pina, se ho ben capito, pur essendosi tesserata per il PD non potrà partecipare alle votazione al congresso per definire chi andrà alle primarie...allora ci risiamo...buoni propositi validi per il circolo della bociofila o l'oratorio parrocchiale...ma alla fine, se la "machina del tesseramento già non funzona" chi saranno "gli elettori" al congresso???

Anonimo ha detto...

per marcello
l ultimo vostro segretario è cambiato perchè si è dimesso e lui stesso ha capito di nn essere all altezza della situazione.
se nn si fosse dimesso sarebbe ancora segretario di partito e alle primare avrebbe avuta una scarsa concorrenza.
forse per la gente è più concreto scegliere un leader ( bossi fini ecc) che un ideale
pier

Alessandro Teruzzi ha detto...

Eccovi i link promessi.

Franceschini http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/83831

Bersani
http://www.pietroichino.it/?p=4266

Alessandro Teruzzi ha detto...

Sempre per Marcello:

Il PD non e' un infante che sta imparando a camminare, ma deriva dalla fusione degli unici partiti (in senso tradizionale del termine) esistenti dall'avvento di Berlusconi. La fusione dei DS, che hanno perso la P di partito per strada e della Margherita (ex PP guarda un altra P di partito che se ne vola via) e' stata gradita dal mondo di centro sinistra. Il PD e' nato grande e forte e solo una politica SBAGLIATA lo ha affossato.

Inoltre paragonare i grillini ai telespettatori inboniti da Fede è sbagliato. E' come paragonare Wikipedia al TG1. La televisione è un mezzo passivo per l'utilizzatore, la rete è un'altra cosa. Ti costringe a ragionare e ti permette di controllare le fonti sempre e velocemente. Poi se vuoi scordati le firme per 6 referendum cruciali per l'Italia, oppure la raccolta delle idee dei lettori del blog, sui temi come l'energia o l'ambiente, consegnate a Prodi e puntualmente ignorate, fai pure.

Ma bada bene, questo malcelato senso di superiorita' per un movimento che probabilmente non conosci abbastanza e' comune a molti e fa commettere ai dirigenti del PD un grosso errore.

Diego ha detto...

Provo a commentare, anche se il nostro comune ospite sa bene che questi argomenti facilitano il progredire di una certa cirrosi... (e spezzo il commento in 2...)

Alcune premesse.
Il PD è un partito di recente costituzione, nato dall'idea di Veltroni di superare la frammentazione del PCI in molti (troppi?) altri partiti, in un tentativo di riunire sotto un'unica insegna tutte le anime che oggi chiamiamo 'di sinistra', più un certo tipo di centro 'progressista' (quelli che una volta con disprezzo si chiamavano cattocomunisti). L'idea era buona, se non che Veltroni con scarsissima lungimiranza decide di dimettersi all'indomani di certe elezioni, lasciando la sua neonata creatura in mano allo spaesato Franceschini, e scomparendo nel nulla per sempre. Franceschini, che si trova in casa il figlio di un altro, cerca di educarlo a modo suo, e fa quello che può, in un contesto orrendo e con intorno centinaia di vecchi falchi che cercano di fargli le scarpe. Alla fine, si decide per la via democratica: come dire facciamo a chi tira il bastoncino più corto e chi vince comanda e basta. Gli altri, tutti dietro a remare.

Beppe Grillo è un uomo che di mestiere faceva il comico. Mi faceva ridere parecchio negli anni '80, e da sempre rompeva parecchio il cazzo con una certa satira politica che ben presto divenne ben informata (gli show degli anni '90 contro l'abuso della plastica, lo scandalo degli 144 e via dicendo). Oggi fa un blog che usa per informare, e ogni tanto per fare ridere. Crescendo, far ridere gli interessa sempre meno e gli interessa sempre più far pensare. Allo stato delle cose Grillo ha un blog che ha più accessi di qualunque sito di informazione online italiano.

Ora, quando Grillo si sveglia e dice "Mi candido a segretario del PD" fa una cosa strana, inusuale. Che faccia sul serio, o che lo faccia, come dice la moglie, perchè è a mare, una domenica pomeriggio, e si annoia (testuale), non credo importi. Importa a chi guarda per osservare le reazioni, e valutare. In un contesto democratico, nulla osta a candidare chiunque alla guida di un partito. Franceschini come Grillo come Veltroni o Prodi. Ma nel partito le idee sono confuse, e per le primare votano tutti, anche quelli che del partito non fanno ufficialmente parte. La domanda è: perchè? Immaginate di eleggere l'amministratore di condominio facendo votare anche i condomini limitrofi, chiunque, purchè dica che gli piace il vostro e che se potesse ci verrebbe a vivere. Non ha senso. Quello è l'errore. Votassero solo gli iscritti, le candidature a segretario potrebbero essere infinite. I 'proprietari' del partito sarebbero liberi di decidere chi avere come guida. Col sistema attuale, se paradossalmente Berlusconi si candidasse a segretario del PD potrebbe persino essere eletto (e mi meraviglia che non ci abbia pensato).

Diego ha detto...

Al di là di questo, mi affascina vedere come tutti si schierino pro o contro Grillo, con argomentazioni varie. Grillo è un comico, e dunque rimanga comico. Perchè? Ignazio Marino è un medico, e allora? Faletti era un comico, il che non gli vieta di essersi trasformato, al momento, in scrittore, e di successo. Mi piacerebbe di più vedere discussioni sul merito, e Marcello almeno ci prova. Dice: Grillo è qualunquista. Non sono d'accordo ma è un punto di partenza. Perchè qualunquista? Perchè dice che in Parlamento sono tutti dei ladroni? Non dice proprio così, ma quasi. Ha torto? Chi pensando a Calderoli, Borghezio, Gasparri, Cicchitto, Craxi, De Mita non ha, d'istinto, un moto eversivo? Chi avrebbe il coraggio di difendere le capacità politiche di Sandro Bondi? E la Carlucci? Chi fa più ridere, Grillo o la composizione del Parlamento voluta da Sua Maestà il Cavaliere? Se stiamo a misurare le idee, da una parte c'è Grillo che parla di energie rinnovabili, di politica al servizio della comunità, di acqua pubblica, e dall'altra una schiera di beoti che 'difendono la famiglia', il professor Buttiglione che difende il diritto alla vita, la Banda Bassotti che istituisce le ronde alla difesa del cittadino. Chi ha la visione 'politica'?

Ma Ale ci rimprovera e ci ricorda che parlavamo del PD. Provo a essere breve, ma non ci riesco più... Dicevo della nascita del PD e del suo rimanere orfano di padre molto giovane. Mossa stupida, a mio avviso, che gli ha tarpato le ali. Veltroni pensava di far camminare il suo partito e vincere elezioni all'indomani della sua nascita. Pensava di mettere d'accordo tutti con un colpo di bacchetta magica, fare fuori gli estremisti cattolici e diventare l'Obama italiano osannato e venerato. Ma gli USA non hanno avuto il PCI (per altro, il più grande d'Europa), e i Democratici hanno una tradizione di governo che la sinistra italiana non ha. Gli eredi di generazioni di 'perdenti' ancora una volta non hanno avuto la pazienza degli antenati. Sarebbe bastato fare un po' di sana 'autocritica' (chi conosce la storia del nostro paese e del PCI sa di che parlo) e avrebbero capito. Veltroni ha fatto la primadonna e ha mandato tutto a puttane. I suoi, quelli che mentre lui si affannava a cercare di vincere le elezioni cercavano di ricreare correnti e correntoni, cordate dalemiane e fassiniane, si sono ritrovati di colpo allo scoperto, orfani. Allora rispunta D'Alema, Rutelli (Rutelli!!!), e i big delle passate stagioni. Ognuno dice la sua, e ognuno ha la ricetta in tasca. Al di là di tutto questo, nessuno riesce davvero a pensare al partito più che a sè stesso. Nessuno, in risposta a Grillo, ha detto quello che qualunque persona di buon senso avrebbe dovuto dire: segretario del partito no, non si può, ma perchè non vieni al congresso, e ne parliamo insieme. Se ne discute, e se hai delle idee che piacciono al congresso noi le portiamo avanti. Includere, invece di escludere. E fare lo stesso con Di Pietro, con la società civile, con il mondo della cultura, con le associazioni. Includere, discutere. Penetrare nella società. Parlare, e ascoltare. Quello sarebbe democratico, e rivoluzionario. Quello darebbe a questo partito una spinta che, al momento, non riesce a trovare.

Una nota finale a margine: l'impressione è che ce la cantiamo e suoniamo sempre fra di noi. Alla fine, stiamo tutti dalla stessa parte e abbiamo tutti, più o meno, la stessa idea di come dovrebbero andare le cose. Di là dal muro creato da Sua Emittenza c'è un mondo intero, giovani, vecchi, signorine e disoccupati, che ragiona, ma che non sa. Che pensa che l'immigrazione sia una cosa sporca, che crede che Nord e Sud siano due cose diverse, che imbrogliare sia una furbizia, pagare le tasse una cazzata, e che è convinta che i gay siano malati e pericolosi. Finchè non parleremo a questa gente, e non diremo loro come stanno veramente le cose, il PD sembrerà sempre il circolo del paese, coi soliti quattro vecchi a raccontarsi della guerra, e fuori il mondo a scorrere.

Christian ha detto...

lucida dissertazione, faziosa e di parte, ma lucida.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Diego e' un uomo vecchio stampo, di quelli che non lesinano le parole, ma che alla fine colpiscono nel segno.

Marcello Novelli ha detto...

Solo un confronto critico leale permette di crescere e migliorarsi, mentre il pensiero totalitario che si nasconde dietro il cinismo di un certo mondo mediatico e' il mio peggior nemico. Lo ritengo un alleato, a volte inconsavole, del potere criminale. Se si ha bisogno di mostrare che tutti sono sporchi, che tutto e' marcio, che dietro ogni tentativo di cambiamento si cela un pretesto o una menzogna, allora qualsiasi cosa vale un'altra, tutto e' lecito e possibile. Questo atteggiamento e' l'anestetico che spinge a promuovere chi "onestamente" si fa corrompere, chi accetta il compromesso, chi sceglie solo il saccheggio, la sopravvivenza, la pornografia di stare a guardare e godere del peggio che ogni giorno ti arriva a casa. Ogni cosa e' giustificata perche' si e' sempre agito cosi', perche' tutti fanno cosi' o, peggio, perche' non si puo' che agire in questo modo.

Roberto Saviano

Alessandro Teruzzi ha detto...

Per Marcello:

Non contesto ne la tesi ne il ragionamento logico che ci sta dietro. Quello che non accetto e' l'ipotesi di partenza. Il messaggio che passa Grillo non e' che tutti sono uguali, ma che, (spesso) quelli che sono presentati come autorevoli sono in realta' dei furfanti. Mi dispiace dirlo il PD in passato ha accettato dei pochi di buono (Mastella alleato per esempio).
In futuro? Chissa.
"Del doman non c'e' certezza..."

Marcello Novelli ha detto...

Il PD non c'era ancora quando Mastella era alleato.

"ma che, (spesso) quelli che sono presentati come autorevoli sono in realta' dei furfanti."

Se e' questo il messaggio che voleva passare Beppe Grillo, va bene, concordo, ma posso dire che lo sapevo gia?

Alessandro Teruzzi ha detto...

Comunque la maggior parte degli italiani non lo sa ancora. Quindi meno male che qualcuno lo dice. Anche goffamente, in maniera volgare e senza nessun rispetto.

Tra parentesi, allora saprai anche che Grillo parla spesso del debito pubblico.

Guarda un po'. Convergenze parallele.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Copio e incollo dal corriere di oggi, e non dico nulla perche' mi ci vorrebbe un altro post. Fate voi.

"I candidati hanno fir­mato la clausola antiscissione, che impegna tutti a collaborare per il bene del partito. Messag­gio neanche troppo velato per chi volesse fare i bagagli dopo la sconfitta. Piero Fassino lo dice apertamente: «È una scelta di re­sponsabilità: lanciamo un mes­saggio di coesione e di fiducia». Ma Rutelli alla domanda su un’eventuale vittoria di Marino risponde: «È improbabile che ac­cada. Ma una rottura in politica è sempre possibile». E spiega la sua idea di partito: «Noi abbiamo avuto una botta di culo a inven­tarci il Pd, una cosa nuova dove diverse culture potessero conver­gere, proprio mentre in tutta Eu­ropa la grande tradizione social­democratica è in crisi». Tutti insieme, dunque, ma non appassionatamente. Sotto ac­cusa ieri Franceschini, che sul Corriere ha attaccato Bersani: «Se vince lui è a rischio il bipola­rismo ». Risposte piccate di D’Ale­ma («Non conviene a nessuno mandare messaggi allarmanti»), Bindi («A Franceschini servireb­be un po’ di principio di realtà») ed Enrico Letta: «Toni sbagliati: se si spara la bomba atomica su­bito, dopo chissà che succede. Il segretario non denigri gli altri candidati». E sale la tensione anche con­tro Di Pietro, contro cui si scaglia D’Alema: «Attaccare il capo dello Stato, in modo pretestuoso e vol­gare, è un modo per aiutare il go­verno. Spero che la smetta»."

Marcello Novelli ha detto...

Un po' rissosi (a parte Rutelli che ha fatto una dichiarazione da cretino) ma come vedi si tratta di una vera competizione. Spero che sia una competizione all'americana (botte da orbi fino al giono prima e poi si lavora tutti insieme).

Per quanto riguarda la dichiarazione di Rutelli (che inviterei a ritrattare), non si tratta affatto di una botta di culo, ma il semplice concretizzarsi di un alleanza che esiste da sempre in Italia e che viene fuori nei momenti di difficolta' tra le forze migliori cattoliche e socialiste.

Peppone e Don Camillo. I partigiani delle brigate Garibaldi e quelli di Giustizia e Liberta'. De Gasperi e Togliatti.

Per i Santagatesi ricordo che uno dei piu' grandi sostenitori dell'Asilo Parocchiale era il Sandro Beltramini (non per niente i proventi dell'omonimo torneo andavano proprio all'asilo) e da sempre si dice in paese: "quando il parroco ha bisogno d'aiuto si rivolge a quelli della cooperativa".

Alessandro Teruzzi ha detto...

La dichiarazione che piu' mi ha colpito in realta' e' stata:

Ma Rutelli alla domanda su un’eventuale vittoria di Marino risponde: «È improbabile che ac­cada. Ma una rottura in politica è sempre possibile».

Ma che cazzo dice? Perche' si fanno le primarie se si minaccia la rottura in caso di vittoria di un candidato?

Va bene suonarsele, ma non i questo modo.