domenica 21 giugno 2009

Chemistry



Gli anglofoni parlano di chimica per descrivere la forza invisibile che attrae due amanti. Siccome decine di anni fa di chimica me ne intendevo, provo a dirvi il mio pensiero al riguardo.

Gli enzimi sono delle proteine che hanno il compito di aiutare lo sviluppo di reazioni chimiche. Non solo lo fanno bene, lo fanno eccezionalmente bene. La natura è capace di avere risultati perfetti: in purezza, in resa, in velocità e il tutto ad una temperatura costante (intorno ai 37 gradi).

Il miglior chimico in laboratorio combatte per avere purezze e rese ragionevoli, spesso scalda i reagenti e le velocità di reazione sono anche un milione di volte inferiori a quelle enzimatiche.

I chimici e i biologi da anni cercano di capire come avvenga questa meraviglia e le conoscenze al riguardo sono piuttosto vaste ed approfondite. La prima teoria avanzata per descrivere l'efficienza miracolosa era semplice: l'enzima è il lucchetto, la molecola la chiave. Solo una molecola è perfetta e solo lei può reagire.

Anche i peggiori Harmony parlano della chiave del cuore dell'amata, ma se non vi bastano leggete le parole di Aristofane riportate da Platone:

Durante il simposio, prende la parola anche il commediografo Aristofane e dà la sua opinione sull'amore narrando un mito. Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.

Insomma, una ed una sola possibilità sulla terra. Per enzimi e uomini.

Fortuna che la teoria chiave-serratura è stata messa in crisi dagli studi in laboratorio, almeno per gli enzimi. Si è dimostrato che il meccanismo è più complesso. Molecola e enzima si modificano, concedono spazio l'un l'altro, minimizzano le interazioni esterne e ottengono il risultato come nel più perfetto dei balletti.

Io sto con l'enzima e non con
Aristofane.

Bisogna modificarsi, non snaturarsi, ma essere flessibili. Accogliere, rilassarsi e venire in contro alle esigenze dell'altro.
Non sono un tipo facile, sono spigoloso ed anche piuttosto chiuso. Non mi adatto facilmente, ma ultimamente certe cose mi vengono piuttosto spontanee.

Mi sto aprendo, sto facendo spazio.

Adesso cerco anche di abbassare la tavoletta del cesso.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Teruzzi vedo che fai progressi!
Modificarsi ,plasmarsi,rendersi meno spigolosi.
Forse quando si e' innamorati e' piu'facile!?
modificarsi per amicizia?
per quanto riguarda il lavoro avvolte diventa PIEGARSI.
la vita richiede ADATTAMENTO spesso solo da parte nostra.
Se la vita fosse un gioco ,sarebbe
TETRIS

Aquilotto2

Pina ha detto...

Trovo la cosa preoccupante, ma sono d'accordo con te!

Alessandro Teruzzi ha detto...

Per Pina:

trovi preoccupante che la mia maniera di fare spazio sia tirare giu' la tavoletta?

Anonimo ha detto...

a Teruzzi

Se abbassi la tavoletta prima di farla .... e' molto preoccupante!!!

aquilotto2

Pina ha detto...

:D no, no... avevo capito la fine metafora. E' preoccupante dover ammettere: Teruzzi, la penso come te!

Alessandro Teruzzi ha detto...

La tavoletta nasconde potenzialita' nascoste ne riparleremo dandogli il giusto risalto.

Unknown ha detto...

si, in effetti avevo notato la tavoletta non più alzata a casa. beh dopotutto ormai non puoi usare più la scusa che sei single!

Anonimo ha detto...

ale pense che io ho imparato addirittura a sedermi
Carlo
....cosa si fa per amore!