domenica 18 aprile 2010

Non Giocate Al Lotto


Non giocate al lotto! Per due buoni motivi è un gioco ladro (o per lo meno sfavorevole) e perché non è divertente. Cominciamo dalla seconda: non è un gioco divertente perché non si può fare nessuna previsione. Nessun metodo per giocare al lotto ha la ben che minima base scientifica. Quello che vedete nel video di qui sopra è un grande esempio di ciarlataneria.
Non esiste nessuna correlazione tra i numeri estratti di settimana in settimana, i numeri non hanno memoria! Va bé ma i ritardatari hanno senso direte voi. Se un numero non esce da diverse settimane è più probabile che esca rispetto ad un numero appena estratto. Anche questa affermazione è falsa. Utilizza un mix tra senso comune e cattiva interpretazione di un teorema matematico, il fantomatico teorema (o legge) dei grandi numeri. Detta in soldoni la legge dei grandi numeri applicata al lotto dice che con un numero elevato di estrazioni la frequenza di estrazione di ogni numero tende allo stesso valore. Insomma alla lunga tutti in numeri vengono estratti con la stessa frequenza. Il problema sta in quel "alla lunga" che in realtà dovrebbe essere sostituito da "all'infinito". 100, 1000 o 10000 estrazioni sono molto poche rispetto all'infinito. Inoltre la legge dei grandi numeri da un risultato in media e non dice nulla sulla singola estrazione.

Il lotto è un gioco ladro

Lasciatemi definire un parametro che permette di valutare l'onestà di un gioco d'azzardo. Si calcola facilmente ed è dato dalla moltiplicazione della vincita diviso le probabilità di vittoria. Facciamo l'esempio della roulette francese (36 numeri, 18 rossi, 18 neri e lo 0 verde). Puntando sul colore si vince due volte la posta, le probabilità di vincita sono 18/37 il risultato è: 2*18/37 circa 0,972. Più il valore dell'indice è vicino ad uno più il gioco è conveniente. Ovviamente non esistono giochi d'azzardo con indice maggiore di 1 altrimenti andrebbero in fallimento. Ma come potete vedere la roulette è piuttosto onesta. Torniamo al lotto e vediamo un po' cosa salta fuori.


Numeri giocatiFattore d'onestàVincita lorda (euro)Probabilità di vincita
Ambata0,62311,231 su 18
Ambo0,624250,001 su 400,5
Terno0,3834500,001 su 11 748
Quaterna0,235120 000,001 su 511 038
Cinquina0,1376 000 000,001 su 43 949 268

La roulette è anche otto volte più onesta (i matematici dicono equa) del lotto! Dimenticavo che sulle vincite lo stato ha il coraggio di applicare una tassa del 6%.

Non giocate al lotto perché perderete, non importa se vi siete sognati la bisnonna, alla lunga, è assolutamente matematico, perderete. 

5 commenti:

Marcello Novelli ha detto...

Ottimo post. Niente da dire in aggiunta.

Christian ha detto...

Se posso credo che la definizione di "divertente" sia da intendersi sempre soggettiva.
Premetto, non mi piace il Lotto, ma avendo un così vasto seguito, penso che poi tanto noioso no sia.
Almeno per chi lo gioca.
E poi, i giochi, in quanto tali, non sono "divertenti" per il solo fatto "matematico" che siano più vincenti.
A volte ci si può divertire anche perdendo!
Così dovrebbe essere ... se si vuole giocare :)

Alessandro Teruzzi ha detto...

un conto é giocare a poker. Dove il giocatore può scegliere, nel lotto è
inutile scegliere. La tristezza è che lo stato lucri sulla ignoranza.

Christian ha detto...

Alla roulette non scegli eppure è divertente, ed il principio è il medesimo.
Quando giochi a poker, è vero puoi scegliere, se continuare a giocare la mano o meno, ma non le carte che ti verranno. (ovvio poi ci sono i bluff ma qui si entra in dettagli del singolo gioco)
Se vuoi giocare, nello spirito della parola, allora devi mettere in conto di perdere.
Concordo con le questioni matematiche, come già detto, ma esulano dal fatto di scegliere o meno di giocare.
In riferimento alla "tristezza" del lucrarci dello stato non concordo, il lucro è dato dal fatto che parecchi giochino con la speranza (e guarda bene non sempre ultima) di vincere.

Marcello Novelli ha detto...

L'articolo 53 della Costituzione Italiana sancisce il principio di progressivita' e di partecipazione secondo le proprie possibilita' dei cittadini alle spese pubbliche, ossia che lo stato, attraverso le tasse opera una ridistribuzione della ricchezza dai ricchi verso i poveri.

Il gioco del lotto invece sancisce un altro principio e definisce un'altra funzione dello stato, ossia la ridistribuzione della ricchezza da chi non sa fare di conto a chi invece ci capisce. Il principio un po' depaperonesco e': "i soldi vanno da chi se li merita".

Insomma il gioco del lotto e' una sorta di tassa sulla stupidita' che va a vantaggio di chi stupido non e'... perche' allora dovremmo parlarne male?