venerdì 11 dicembre 2009

La controversia sul global warming



La controversia sul global warming è di strettissima attualità in questi giorni. Volevo dedicare un post sull'argomento da diverso tempo, ma ero piuttosto indeciso su come porre la questione. Avrei potuto propinarvi un pistolotto sull'epistemologia della scienza e su come si misura la validità di una teoria scientifica, sono stato tentato lo ammetto, ho sentito troppe persone intelligenti farsi menare per il naso da predicatori falso-illuministi, dalla parlantina sciolta e la citazione facile. Avrei potuto riportarvi fatti assodati e realtà condivise, per poi illustravi alcune teorie e persuadervi della loro ragionevolezza. Ma questo avrebbe innescato un dibattito infinito di citazione, dati e controdati.

Alla fine ho deciso di argomentare utilizzando il buon senso comune. Il merito non è mio, ma dell'uomo che vedete nella foto.

L'idea è piuttosto semplice nelle righe c'è quello che non conosciamo con certezza, il global warming è un fenomeno reale? Facciamola semplice e diciamo che le probabilità sono al 50 e 50.
Le colonne viceversa rappresentano le nostre scelte, possiamo agire e cercare di risolvere il problema o non fare nulla e vedere quello che accade. Analizziamo le varie opzioni e vediamo cosa succede. Decidiamo di agire, il global warming però è una fregnaccia, il risultato della nostra azione si risolve con uno spreco di denaro. Nel caso in cui il global warming sia un fenomeno reale, abbiamo ancora speso soldi, ma questa volta siamo molto felici perché abbiamo evitato conseguenze peggiori. Quindi bene che ci vada siamo felici e meno ricchi, nel caso peggiore solo meno ricchi.
L'altra scelta che ci rimane è quella di non fare nulla ed aspettare. Nel caso migliore siamo contenti e non abbiamo neanche speso un euro, nel caso peggiore dovremmo affrontare conseguenze catastrofiche! Sei gradi in più possono distruggere l'80% delle specie viventi ed uccidere miliardi di persone. Senza parlare delle conseguenze economiche e sociali di una tragedia di proporzioni planetarie.

C'è un terzo scenario dai contorni foschi, potremmo anche non agire perché distratti a dibattere sulla veridicità o meno del global warming. Questo sarebbe sciocco e imperdonabile.

Quindi la questione è semplice preferite risparmiare e rischiare la catastrofe o scegliete di spendere del denaro ed evitarla? In altri termini, se voi e la vostra famiglia dovete fare un viaggio aereo, pagate un biglietto e viaggiare in sicurezza oppure preferite salire gratis su un altro aereo che ha il 50% di possibilità di schiantarsi?

Tutto qua, solo buon senso.






19 commenti:

Cristiano ha detto...

caro beppe, messa giù così è provocatoria e ovviamente la risposta è una sola...

...però qui stiamo disquisendo su uno scenario apocalittico che lascia più di un dubbio...

si potrebbe fare un parallelo con quanto è avvenuto per l'influenza H1N1, grande campagna catastrofista della scienza e dei media, per poi scoprire che le morti causate dall'influenza stagionale sono maggiori 10 a 1.

...PERò INTANTO QUALCUNO CI HA GUADAGNATO E ANCHE TANTO...

per la questione del riscaldamento globale a me sembra un po' lo stesso: si sta trasformando tutto in una enorme mercificazione della CO2, una colossale bolla speculativa gonfiata continuamente da media e scienza. e questo è innegabile.

cosa fare? io, nel mio piccolo, posso solo dire che la questione del risparmio energetico è assolutamente primaria, ma solo indirettamnente per il problema "riscadamento", primariamente perchè il vero grosso problema del nostro pianeta è l'esaurimento delle risorse energetiche e naturali, di biodoversità ecc. ecc.

quello che vedo io adesso è che i paesi "ricchi" comprano la CO2 dai paesi poveri, tagliando le loro fooreste e ripiantando poi alberi "industriali" ad alto accrescimento, pronto da tagliare nuovamente...

Mah, sono veramente perplesso.... forse è il caso che mi legga qualcosa di approfondito...
consigli?

Alessandro Teruzzi ha detto...

Caro Cristiano,

mi dispiace ma ti sbagli di grosso. Il parallelo con la H1N1 non regge affatto e ti spiego perche': la comunita' scientifica ha detto per tempo che l'influenza suina sarebbe stata virulenta, ma con una mortalita' inferiore alla media; ha inoltre spiegato che a differenza di quanto succede in altri casi la mortalita' avrebbe colpito maggiormente la fascia dai 15 ai 35 anni. L'organizzazione mondiale della sanita' ha deciso di innalzare la soglia d'allarme per combattere l'aggressivita' del virus (per altro in maniera efficace). Quello che i media hanno costruito da cio' e' un'altra storia.

La situazione sul global warming e' chiara. Migliaia di scienziati hanno scritto decine di migliaia di lavori sull'argomento. Le conclusioni sono concordi: 6 gradi equivalgono ad una catastrofe.

E' anche vero che centinaia di studiosi si dichiarano sciettici sulla causa antropica (umana) al riscaldamento globale. Quindi non abbiamo la certezza che il global warming e' dovuto alla presenza di gas serra, ma ne abbiamo il fortissimo sospetto alimentato da tonnellate di lavori scientifici. Mi dispiace, ma liquidare il tutto con una vaga accusa di cospirazione mondiale e' sbagliato e pericoloso.

Ultimo dato, e' stato fatto uno studio su 10000 lavori scientifici e nemmeno uno negava il riscaldamento globale come dato di fatto (la terra si sta scaldando punto, non siamo ancora sicuri al 100% del perche', ma si sta scaldando), nello stesso periodo 3000 articoli della stampa comune su 6000 mettevano in dubbio l'esistenza del problema. Sei ancora sicuro che si tratti di una fantasia mediatica?

Per cominciare ad approcciare l'argomento ti consiglio 6 gradi di Lynas (penso sia stato tradotto in italiano), se non lo trovi te lo porto io a Natale.

Alessandro Teruzzi ha detto...

dimenticavo, sulle risorse concordo e ne parlero' in uno dei prossimi post.

Cristiano ha detto...

cmq hai detto poco... che la terra si stia scaldando non è in discussione... in discussione è l'interpretazione di tale dato...

io non sono complottista, ma non puoi negare che gli interessi in gioco sono notevoli....

Marcello Novelli ha detto...

Innanzitutto, il Global Warming e' un dato di fatto. Chi lo nega lo fa per proprio interesse. Pensate che sto leggendo un libro di Galbraith del 1992 e gia' in esso e' citato il surriscaldamento dovuto alla CO2 come uno dei piu' grnadi problemi dell'umanita'.

Secondo la dimostrazione da te portata in questo blog e' una cagata pazzesca perche' si pone come un problema di ricerca operativa ad un singolo decisore mentre invece e' un problema multidecisore, quei problemi che rientrano nella cosidetta Teoria dei Giochi che hanno valso il Premio Nobel a John Nash (quello del film A beautiful mind).

Il problema puo' essere modellizzato con il classico Dilemma del Prigioniero.

I giocatori sono le nazioni, le aziende e le altre istituzioni, il numero rappresenta il vantaggio che deve essere massimizzato. Supponiamo di avere due giocatori. Oggi siamo nel quadrato (1,1), stiamo distruggendo il mondo ma almeno entrambi gli stati godono di un certo benessere dovuto all'utilizzo di tecnologie inquinanti. Nessuno giocatore si spostera' da solo nello stato (7,0) o (0,7) dove solo uno dei due fa sacrifici perdendo competitivita' a vantaggio dell'altro giocatore. L'unica possibilita' e che insieme di decida di smettere di usare tecnologie inquinanti e spostrarsi di comune accordo nel quadrante (6,6) che e' il risultato migliore per tutti, il cosidetto equilibrio di Nash.

Non mi e' facile spiegarmi solo a parole in questo poco spazio, ma sono certo che questo e' uno di quei problemi in cui cooperare e' meglio che competere che poi e' il riassunto del lavoro fatto da Nash.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Parli come la Palin con la differenza che lei crede nel disegno intelligente e tu hai una laurea in agraria.
Mi sembra di non capire la tua logica. Lasciami ricapitolare:

1) Al 50% di possibilita' ci sara' un disastro di portate mondiali.

2) Gli interessi in gioco sono enormi.

Cosa fai? Aspetti la certezza per agire?
A me non sembra ragionevole, qui bisogna solo rimboccarci le maniche. Il prossimo post sara' su quanto effettivamente ci costera' ridurre la produzione di co2 e soprattutto chi paghera'.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Lo scopo del post era molteplice:

1) dimostrare che anche con il dubbio l'unica scelta sensata e' agire.

2) spingere il cittadino a farsi un opinione a riguardo.

3) farsi capire.

Quello che succedera' a Copenaghen e' molto piu' complicato, ma in ogni caso o l'accordo verra' trovato (e serve una risoluzione drastica) oppure saremo nei guai.

Tutti, nessuno escluso. La soluzione si riduce allo schema che ho proposto. L'individuo che prende l'unica decisione e' l'assemblea degli stati. Quello che succede all'interno e' una black box. L'analisi dei meccanismi che la governano erano fuori dal mio scopo.

Cristiano ha detto...

la mia logica è molto semplice senza scomodare la palin: il fatto che la terra sia stia riscaldando è imputabile all'uomo? puoi rispondere con certezza a questa domanda?
io no. Forse sono ancora troppo ignorante in materia (infatti nel primo intervento chiedevo lumi per approfondimenti), però non confondiamo le cose: bisogna fare qualcosa? SI, ma questo qualcosa va fatto non tanto per il riscaldamento del pianeta (che nelle ere passate si è più volte riscaldato e poi raffreddato, e sto parlando di ere, non 50-100 anni di dati) con le implicazioni speculative già dette, quanto per il fatto incontrovertibile che la ricerca di uno sviluppo sostenibile è l'unica certezza inconfutabile sul tavolo della discussione.
Se vogliamo intendere il riscaldamento come l'altro lato della medaglia ok, ma non trovo giusto mettere sul piedistallo questo argomento a discapito di altri problemi ecologici.

ps: mi sembri berlusconi quando parla della necessità di fare il ponte sullo stretto di messina : - )

Alessandro Teruzzi ha detto...

Va bene, lasciamo stare la Palin, comunque mi sembra che non ci capiamo. Dobbiamo agire anche se non siamo sicuri al 100%. Provo con un altro esempio.
Hai una crepa nel soffitto di casa. 5 periti ti hanno detto di star tranquillo e 5 ti hanno detto di ripararla. Tu cosa fai? Bada bene che non puoi cambiare casa, perche' abbiamo solo un pianeta.

Il riscaldamento globale e' un'emergenza che anche la Cina pare aver compreso. Lo sviluppo sostenibile e' tutta un'altra storia. Si puo' risolvere il problema del global warming senza cambiare il principio capitalista della costante espansione. Ho fatto un post anche su questo e ci tornero', ma non mi pare saggio confondere le cose.

Io penso che sia auspicabile un cambio di rotta delle abitudini mondiali, ma questo non e' neanche all'orizzonte e la battaglia in tal senso sara' ancora lunga.

Marcello Novelli ha detto...

Okey, va bene, lo sai che io sono convinto al 100% che bisogna fare qualcosa, ma supponiamo che i grandi riuniti a Copenaghen decidano di contenere le emissioni sotto una certa soglia... poi cosa si fa?

Cioe' cosa fanno loro e cosa dovremmo fare noi?

Tu non torni piu' in Italia per evitare l'inquinamento legato al trasporto aereo?

Non andimao piu' in vacanza in macchina?

Smettiamo di usare cibi confezionati e di lavarci?

Alessandro Teruzzi ha detto...

I meccanismi di riduzione delle emissioni sono molteplici e ne abbiamo parlato nel post degli spicchi. Il risparmio energetico e' un esempio, poi c'e' l'impiego di energia rinnovabile. La maggior parte delle azioni sono comunque a livello governativo, per esempio l'unione europea ha imposto alle compagnie aeree di tagliare le emissioni prima del 3% (a breve) poi del 25% (entro 15 anni credo, non ricordo bene).

Far pagare le emissioni di co2 e' un modo democratico per incentivare la produzione pulita. Se la co2 comincia a costare 50 euro la tonnellata, l'energia solare diventa competitiva con quella a carbone. Le tasse verrebbero impiegate dagli stati per finanziare la ricerca di energie pulite.

La Cina sta chiedendo all'occidente la tecnologia necessaria a sequestrare il carbone come clausola integrante dell'accordo. I sacrifici dei paesi in via di sviluppo saranno pagati con la conoscienza dei paesi industrializzati.

Sul piano personale bisognerebbe avere piu' attenzione. Usare la bici e i mezzi invece che la macchina quando possibile. Bersi l'acqua del rubinetto (magari filtrata) e mangiarsi la frutta di stagione e non quella importata (difficile in UK).

Io l'aereo lo continuo a prendere, ma da qualche tempo pago la mia produzione di co2 (pochi euro), che vengono investiti in progetti certificati dall'onu per la produzione di energia pulita in sudamerica (easyjet lo fa, ryanair non so).

Cristiano ha detto...

come puoi considerare sviluppo sostenibile e riscaldamento globale due cose distinte non lo so proprio...

...infatti negli esempi che porti nel tuo ultimo post a dimostrazione di quello che si può fare nel nostro piccolo evidenzi azioni "sostenibili" e la loro sostenibilità non può che essere un indice di un cambiamento di rotta nel modo di pensare al capitalismo in senso stretto...

ps: guarda che i tuoi esempi erano chiarissimi, non volevo certo metterli in discussione, però non è così immediato come dici tu, un approccio critico si fa non prima, non dopo, ma durante l'accadimento dei fatti...

ps:

Alessandro Teruzzi ha detto...

Mi spiego meglio su cosa intendo per sostenibilita'. La crescita indefinita del PIL non e' sostenibile. Perche' prima o poi le risorse finiranno. Le risorse in senso lato, cioe' praticamente ogni cosa compresa la luce del sole e il vento.

I governanti riuniti a Copenaghen non ci pensano nemmeno a diminuire il PIL mondiale! Loro vogliono solo diminuire i gas serra, il che significa continuare a produrre sempre il massimo possibile, ma limitando le emissioni.

Come dicevo prima la coscienza del problema della sostenibilita' e' ancora allo stato embrionale e ci vorranno decenni prima di veder cambiare qualcosa. Lo dico con rammarico, ma e' cosi'. I politici vedono la diminuzione del PIL come fumo negli occhi. Solo davanti ad una nuova emergenza qualcosa si muovera'.

Christian ha detto...

Premesso non ho letto tutti i vostri commenti (sono troppo lunghi)...però scrivo comunque la mia risposta:

Non credo che il metodo proposto sia valido in questo caso.

Prescindendo dalla veridicità o meno dei risultati che attestino che il "fattore umano" sia la causa del surriscaldamento (non apro la polemica sulle mail intercettate), il metodo proposto si dovrebbe allora utilizzare a tutti i possibili pericoli:
1) schianto di meteorite
2) schianto di cometa (vedi Levi09 vs Giove)
3) macchie solari
4) buchi neri
5) invasione aliena non pacifica
6) a discrezione

così facendo non utilizzeremo le risorse al meglio ma semplicemente nel vano tentativo di controllare qualsiasi cosa, anche la più improbabile.

E poi ricordiamoci che tutto si base sui "soldi" (al di là di tutto) e pertanto un onda si cavalca se e quando è economicamente vantaggioso.
Oggi il business delle "nuove risorse" è la febbre dell'oro della metà dell '800.
Anche oggi come allora si scovano "pepite grandi come cocomeri a fil di terra" :)

Alessandro Teruzzi ha detto...

Per Christian:
mi dispiace che la teoria del sospetto sia più radicata del buon senso. Quello che dici è sbagliato! Il tuo parallelo non calza per nulla, semplicemente perché non c'è nessuna evidenza scientifica che supporta qualcuno dei punti da te elencati.
Qui non si parla di una remota possibilità, ma di un fatto concreto e molto probabile. Ripeto almeno l'ottanta percento dei climatologi è convinta della causa antropica.
Come fai a non vedere la differenza? Come fai a giudicare come fandonie migliaia di articoli scientifici dopo aver letto qualche titolo sul giornale?

Christian ha detto...

per Beppe:
per prima cosa non hai letto il preambolo, non giudico il "surriscaldamento globale", bensì il sistema proposto da te nel blog, era questo l'argomento no ?
Però pungolato rispondo alle tue domande.
"...perché non c'è nessuna evidenza scientifica che supporta qualcuno dei punti da te elencati."
1) schianto di meteorite: la crosta terrestre è piena di crateri (mi pare una buona prova)
2) schianto di cometa (vedi Levi09 vs Giove), basta leggere fra parentesi
3) macchie solari: dovevo essere più preciso, diminuzione del campo magnetico terreste con conseguente esposizione diretta dell'atmosfera ai raggi solari
4) buchi neri: chi ci dice che non se ne formi uno qui nel mio salotto ?
5) invasione aliena non pacifica: speri che se arrivano è solo per prendere un caffè?
6) a discrezione (non occorrono commenti)

"Come fai a non vedere la differenza? " la vedo e la percepisco, se mai sei tu che degeneri la tua percezione della differenza, io ho butta lì dei punti a casaccio a minamento della tua domanda.

"Come fai a giudicare come fandonie migliaia di articoli scientifici dopo aver letto qualche titolo sul giornale?"

primo: che ne sai tu da quale fonti arrivano i miei giudizi;

secondo: rileggiti la parte riguardante la febbre dell'oro e verifica i finanziamenti che questi illuminati scienziati percepiscono

terzo: i rilievi scientifici si basano su congetture che allargano i rilevamenti effettuati su scala troppo modesta per essere minimamente applicabile alla complessità della questione

quarto: hai mai verificato se la maggior parte dei rilevamenti non sia per alcuni strani casi effettuata in prossimità di centri urbani?

quinto: esempio
La Piccola era glaciale è un periodo di tempo che va dall'inizio del XIV secolo alla metà del XIX secolo in cui ci fu un brusco abbassamento della temperatura terrestre nell'emisfero settentrionale. Questo periodo fu preceduto da un lungo periodo di temperature relativamente elevate chiamato periodo caldo medioevale.

Dal 1300 si è assistito ad un graduale avanzamento dei ghiacciai fino ad una massima espansione intorno al 1850 quando le temperature hanno iniziato ad aumentare favorendo il ritiro dei ghiacci. Questa fase è attualmente in corso e se non vi sarà un cambiamento entro breve molti ghiacciai spariranno.

Unknown ha detto...

Ho letto con attenzione le obiezioni di Christian e anche se hanno un senso non le trovo corrette per le seguenti ragioni.

Il Global Warming dovuto alla CO2, del quale sono certo al 100%, e' uno dei sintomi che l'attuale modello di sviluppo non funziona. Ci sono molti altri sintomi:

1) la fine delle risorse e la guerra per accaparrarsele

2) la disparita' tra ricchi e poveri sempre piu' evidente anche nei paesi occidentali

3) la miserie dei poveri e i poveri non sono per forza gli altri, potremmo diventare poveri anche noi, basterebbe rimanere senza lavoro per un paio d'anni

4) l'insicurezza e l'insoddisfazione cronica dei ricchi (vedi offerte natalizie e sempre piu' gente che si dedica al no-profit)

5) ...

La mia posizione e' che questo modello deve essere cambiato. Non e' vero che si fa tutto solo per soldi (cosa guadagnamo scrivendo questo blog?) e che il cambiamento deve essere sollecitato dal basso costringendo chi governa e comanda a modificare il sistema.

Un nuovo passo dell'evoluzione dell'uomo e' in corso. Io voglio essere con chi va avanti e non con chi rimane indietro.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Quindi mio caro Christian tu sei pronto a mettere la mano sul fuoco che il global warming non esiste? Che non sia una minaccia reale?

Che migliaia di scienziati sono dei furfanti prezzolati?

Possiamo continuare allegramente a bruciare petrolio e carbone stando tranquilli?

Secondo me, il global warming è una minaccia concreta (definisco concreta: con piu' del 1% di possibilità di accadere).
Se per te non lo è dormi pure sonni tranquilli. Mandami le tue fonti per favore, sono interessato all'argomento.

Adesso due parole sulla teoria scientifica.

1) Galileo diceva che la scienza è come la corsa e non il tiro. Un cavallo solo può batterne una mandria. Quindi è assolutamente vero che un gruppo anche numeroso di studiasi sbagli, ma nella scienza occorrono prove. E se è vero che non esistono prove certe per l'ipotesi antropica è altrettanto vero che non esistono prove certe per la teoria dell'intensità solare. Da dove vengono tutte le tue certezze?

2) Maxwell ha dimostrato che gli anelli di saturno erano costituiti da sedimenti orbitanti e non da un unico corpo solido senza mai alzare gli occhi al cielo. Questo è il potere del metodo deduttivo. L'aumento di gas serra aumenta l'energia intrappolata dalla terra, questo è un fatto e lo si sa senza bisogno di usare un termometro. La questione differente è scoprire e capire come questo aumento di energia verrà distribuito e assorbito dalla terra.

Christian ha detto...

Per beppe:
Allora ci riprovo.

Ripeto che non hai letto con attenzione, non ho detto che il "surriscaldamento globale" non esiste e non sia un pericolo.
La mia risposta era relativa alla tua domanda posta attraverso il sistema indicato nel blog.

Inoltre ho sottolineato, anche con ironia, che personalmente, non me la sento di unirmi al coro dei "catastrofisti della prima ora".

Certo il problema c'è, c'è stato e sicuramente ci sarà.

Lo si defe affrontare? assolutamente si.

Pongo però un punto di attenzione su come affrontarlo e da chi farci guidare nell'affrontarlo.

per le fonti ricerca il blog di qualche tempo fa sullo stesso argomento, una fonte ben fornita l'ho postat lì.

per progetto:
sottolineo solo che ingran parte dei tuoi punti si riferiscono al denaro.

Inoltre sono contetto per te che stai evolvendo :)
ma non rimpiangimi perchè rimango "indietro".