lunedì 9 novembre 2009

Affrontare il riscaldamento globale



Pacala e Socolow hanno scritto il più famoso ed importante articolo sul riscaldamento globale, hanno risposto alla domanda che tutti ci siamo posti. In concreto, cosa possiamo fare?
Per rispondere sono partiti da due punti:

1) Dobbiamo agire subito, quindi dobbiamo impiegare soltanto tecnologie già industrializzate.
2) Bisogna stabilizzare la CO2 a 500 ppm per rimanere in sicurezza. Adesso siamo a 384.78 ppm.

La prima parte del loro lavoro è stata teorica e di calcolo, hanno in sostanza ricavato le due curve di andamento della CO2 in funzione del tempo e delle emissione di CO2 in due situazioni, la prima senza nessun intervento (chiamata Business As Usual) e la seconda con una stabilizzazione a 500 ppm (Wigley, Richels and Edmonds). Questo è il risultato:


La differenza evidenziata in verde è la quantità di CO2 che dobbiamo evitare di produrre. Bene, adesso sappiamo quanto dobbiamo ridurla e in quanto tempo. Da qui al 2020 la riduzione è piuttosto contenuta, questo è positivo, perché ci da il tempo per prepararci ad affrontare il problema, ma fino ad ora non abbiamo ancora una risposta sul come ridurla.
Gli autori allora proseguono dicendo, l'area verde è grosso modo un triangolo, l'area del triangolo ci da la quantità di CO2 da eliminare circa 7 GtC/anno ( 7 giga tonnellate di carbonio l'anno!). Nessuna tecnologia anche impiegata al massimo puo' conseguire questo risultato, ma 7 tecnologie diverse sì. L'uovo di Colombo. Dobbiamo soltanto trovare 7 "spicchi". Ecco il grafico semplificato:


Sette contributi, importanti e su scala mondiale, possono risolvere un problema irrisolvibile con l'impiego di una sola tecnologia. L'articolo prosegue proponendo 15 possibili diversi approcci descrivendone brevemente i pro e i contro.

Proverò a riassumerli ognuno in una riga:

1) Raddoppiando la distanza media per litro di ogni automobile. Facile costruendo macchine più leggere e meno potenti.
2) Diminuendo della metà il percorso medio annuo di ogni automobile.
3) Aumentando l'efficienza delle abitazioni.
4) Aumentando l'efficienza delle centrali elettriche.
5) Spostare la produzione dal carbone al gas naturale (aumentanto del 400% l'impiego di gas).
6) Catturare e stoccare la CO2 prodotta.
7) Aumentare la produzione di idrogeno utilizzando la CO2 catturata (aumento del 600% produzione di H2)
8) Utilizzo della CO2 catturata in synfuels plants.
9) Fissione Nucleare, la produzione di 700 GW occorre raddoppiare la produzione attualmente erogata.
10) Eolico, installare 2 milioni di turbine, occupando 30 milioni di ettari (il 3% degli USA)
11) Fotovoltaico, occupare 2 milioni di ettari installando 700 volte l'attuale quantità di pannelli solari.
12) Veicoli ad idrogeno.
13) Biofuel, uno "spicchio" di etanolo richiederebbe 250 milioni di ettari (un quarto degli USA!), la questione morale è seria, si rischia di affamare gli essere umani per dar da bere alle macchine.
14) Riduzione della deforestazione.
15) Agricoltura e gestione del suolo, trasformare foreste in terreni coltivati aumenta l'emissione di carbonio.

Naturalmente tutte e 15 le soluzioni hanno l'effetto collaterale di costare, qualcuna un po' di piu' e qualcuna un po' meno. Quali sono le vostre 7 scelte?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

io opterei per le soluzioni 1 - 4 - 5 - 6 - 7 - 12 ed un mix tra la 13-14-15 anche perchè sono comunque collegate tra loro (+ terre coltivate - foreste + prodotti per l'industria - per l'uomo)è anche vero che in molti paese del terzo mondo l'agricoltura intensiva è solo un miraggio ma non per condizione per scelta dei potenti (- concorrenza prezzi + alti) se poi gli USA fossero capaci di avere produzioni come quelle europee passando da un agricoltura estensiva ad una intensiva gli ettari necessari sarebbero sicuramente meno.
se poi si potessero convertire anche le produzioni sudamericane di coca, cannabis, ecc si otterrebbero due vantaggi in uno basterebbe incentivare le produzioni legali (mais, soia, ecc.)
Utopia ....forse

carlo

skelli ha detto...

Articolo interessante e che, in parte, rassicura.
Mi domando però come possa io, nel mio piccolo, contribuire anche solo scegliendo una di queste 15 opzioni.
Son felice che ci siano delle possibilità concrete di ridurre la CO2, ma queste sono scelte che deve fare chi ha il potere di farlo.
Forse per un cittadino comune ha più senso capire lo scopo e il funzionamento della raccolta differenziata, o il calcolo del "Carbon Footprint" per modificare in meglio alcune abitudini quotidiane.

Per Carlo:
Guardati questo filmato sulla canapa

Alessandro Teruzzi ha detto...

I cittadini con la loro consapevolezza, ed il loro voto, spingono i governi in certe direzioni. La coscienza dei problemi e' il primo passo per avere un'influenza sulle scelte politiche di un governo.

Quando Obama dice che ridurra' le emissioni di carbonio del 83% da qui al 2050 parla di questo articolo. L'unione europea si e' mossa.

In UK la riduzione delle emissioni e' sui manifesti in metropolitana, in Italia se ne parla? Il riscaldamento globale e' tema di dibattito politico?

Christian ha detto...

Giusto per dar voce anche ad una visione differente:

http://www.nipccreport.org/index.html

Alessandro Teruzzi ha detto...

Christian da bravo Bastian Contrario ed anticipatore ha introdotto il tema dello scetticismo sul riscaldamento globale.

E' un terreno interessante e pericoloso, che ho deciso di trattare nel prossimo post di questo tipo. Le obiezioni sono le piu' variegate, alcune con validita' scientifica alcune basate su superstizione. Qualcuno pensa anche che sia un complotto socialista!

Christian ha detto...

beh devo dire che mi pare uno studio ben fatto anche quello della nipcc, come pure quello dell ipcc.
Magari come sempre la verità la si trova nel mezzo...boh?!?

Vero è che in un caso (nipcc) l'arco temporale è più ampio, nell'altro (ipcc) il numero di firmatari è maggiore.
Anche se non sono pochi i casi di eminenti nomi che nonostante si siano dichiarati contrari allo studio della ipcc siano comunque annoverati tra i firmatari.

Marcello Novelli ha detto...

Io sono per 2-3-4-5-10-14-15.

Ce la possiamo fare, ma dobbiamo farlo tutti insieme.

Comunque in Italia di questa cosa si parla poco.

Pietro ha detto...

1-3-6-10-11-14-15 con un 16 dato dal risparmio energetico\stile di vita più equilibrato alle risorse e se poi avremo veicoli ad idrogeno meglio ancora :-)

6 nr + il jolly...alla fine qualcuno al superenalotto vince...per cui una chance il pianeta ce l'ha!

Alessandro Teruzzi ha detto...

1-2-3-4-12-14 più un tra 11 e 12.
Sono assolutamente contrario al biofuel.
Il nucleare lo preferisco ai sistemi di sequestro della co2, ma è comunque una soluzione di ripiego.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Il mix era tra eolico e solare.Quindi 10 e 11.

Christian ha detto...

vedere anche questo articolo:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_22/clima-scandalo-messaggi-rubati_db5eb85a-d746-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml