sabato 16 maggio 2009

Presuntuosi e troppo ottimisti


Siamo presuntuosi e troppo ottimisti, intendo il genere umano. Almeno questo è quello che dicono una serie di ricerche di numerosi scienziati, raccolte ed efficacemente divulgate da Joseph T. Halliman nel suo "Il metodo antierrore" edito da Newton Compton. Il libro è divertente, scorrevole e maledettamente interessante. Sono state tra le 300 pagine di saggistica che ho letto più velocemente in vita mia.

Non pretendo di farne un riassunto, vi consiglio di leggerlo, ma vorrei proporvi solo qualche spunto.

Siamo in generale troppo presuntuosi, gli uomini più delle donne ed anche di un bel po', per questo motivo le donne causano meno incidenti stradali, perché sanno valutare meglio le loro capacità di guida. Siamo come si dice in gergo "mal calibrati", cioè tendiamo a sovrastimare la nostra bravura e come potete immaginare questo ci spinge a commettere errori. Per questo motivo le strutture ad alta gerarchia (cioè senza confronto tra sottoposto e capo) sono più predisposte a fallire. D'altra parte il vecchio detto "due teste sono meglio di una" è buon senso cristallizzato!

Le ricerche hanno dimostrato che siamo anche troppo ottimisti. Quasi tutti, anche quelli che si credono pessimisti, con eccezione dei depressi che tendono ad essere realisti. L'ottimismo è una gran cosa, ci fa superare momenti difficile e aiuta il nostro buon umore, ma può indurci a commettere errori di valutazione in situazioni importanti.

Le persone felici risolvono i problemi in maniera più originale e più velocemente delle persone tristi e per essere felici ci vuole poco. Almeno a quanto ne dicono i test degli scienziati. Hanno fatto fare delle diagnosi a due gruppi di medici ed il gruppo al quale erano stati dati dei cioccolatini poco prima del test hanno diagnosticato meglio e più in fretta la malattia. Quindi prima di un colloquio, mi raccomando, gratificatevi a dovere.

Inoltre la routine imbalsama il cervello. Un lavoro o una vita abitudinaria uccidono la creatività e ci impediscono di trovare soluzioni originali a nuovi problemi. Realtà meno organizzate hanno un grado di libertà più elevato. Sarà per questo che noi italiani siamo famosi per la nostra inventiva?

Un ultima cosa, la differenza di capacità d'orientamento tra uomo e donna (gli uomini leggono meglio le cartine) non è biologica, bensì culturale, è imputabile alla maggiore libertà di girovagare che hanno i maschi rispetto alle femmine tra gli otto e i dieci anni. Gli studiosi hanno calcolato che un maschio ha un raggio di ricognizione intorno casa più del doppio di quello delle bambine. In questo lasso di tempo i maschi sviluppano una capacità di leggere le mappe e descrivere il territorio superiori alle loro coetanee.

2 commenti:

skelli ha detto...

In effetti noi italiani siamo bravissimi a inventare il modo migliore per non rispettare le regole.

pettinata coi petardi ha detto...

forse è per questo che leggo meglio io le cartine di mio marito perchè sono sempre andata dove volevo in autobus e con il tuttocittà.(Prima delle 20:30 dopo era d'obbligo il riaccompagnamento)

aggiungerei che le donne hanno spesso una concezione distorta dei propi limiti che le porta a sottovalutarsi ma soprattutto a sentirsi in colpa per tutto ma propio tutto... CAVOLO è appena morta una farfalla in Giappone, dovevo stare più attenta ieri quando ho sternutito!