martedì 3 febbraio 2009

Arriva lo straniero


In due commenti al post precedente Carlo pone queste domande:

Ale ma anche il tuo lavoro è a rischio?
Tutti i TG italiani parlano dello sciopero dei lavoratori inglesi contro gli italiani che gli stanno rubando il posti di lavoro.

Ma che storia è?
Ma il tuo parere in merito allo sciopero? passi il provincialismo ecc. ma ti senti un "ladro" di lavoro.
Visti i tempi che corrono è giusto fare questo tipo di protezionismo?

Non so se in italia saremmo disposti a scioperare per i lavori "umili" che ci "rubano" alcuni stranieri.


Cominciamo con il raccontare la vicenda: la Total, che possiede la raffineria Lindsey oil nel Lincolnshire, indice diverse gare d'appalto per dei lavori nello stabilimento. Una di queste gare viene vinta da una ditta italiana (Irem con sede in sicilia). I lavoratori inglesi cominciano una protesta contro l'arrivo degli operai italiani e portoghesi, sostenendo di essere in grado di svolgere i lavori in questione. La protesta si espande ad altre zone del Regno Unito, dove i lavoratori esprimono la loro solidarietà agli operai della raffineria.
Questi sono i fatti.

Per capire il perché della protesta dobbiamo precisare alcune cose:

1) Il tipo di lavoro in questione non è affatto umile. I tecnici italiani e portoghesi avranno tariffe giornaliere elevate. E' un problema di competenza, la manodopera del luogo non è specializzata a svolgere quel tipo di lavoro, o almeno negli stessi tempi e costi che offrono le altre ditte europee. Tenete presente che la sterlina è ad 1,1 rispetto all'euro, quindi le differenze tra un salario europeo ed uno inglese si sono molto assottigliate.

2) Il mercato del lavoro in UK è molto duro. Puoi essere licenziato con qualche settimana di stipendio e tanti auguri di miglior fortuna senza troppi problemi. Gli ammortizzatori sociali sono scarsi. In una città come Londra puoi trovare altrettanto facilmente un altro lavoro (magari meno pagato), ma nelle zone rurali tutto diventa più difficile.

3) Oggi Gordon Brown ha detto a proposito di protezionismo: "Sarebbe un enorme errore fare un passo indietro rispetto a una strategia che, nelle regole, consente alle compagnie britanniche di operare in Europa e a quelle europee di operare da noi".

4) Londra ed il resto del Regno Unito sono due mondi distinti. A Londra circa il 30% degli abitanti è nato all'estero. La città ha saputo essere meta appetibile per milioni di professionisti e lavoratori specializzati. Londra ha basato il suo successo sulla multiculturalità, esistono agenzie specializzate per bilingue. E' stato calcolato che nell'area metropolitana si parlano circa 200 idiomi.

Provo adesso a rispondere alle domande di Carlo:

- Il mio lavoro non è a rischio, o almeno non lo è per via delle proteste in atto nel nord.

- Lo sciopero è frutto della frustrazione per un momento di crisi profondo ed inaspettato.

- Il protezionismo non è giusto perché non è nel DNA degl'inglesi. Se invece noi decidessimo di lasciare perdere il nostro protezionismo ci ritroveremmo un paio di milioni di disoccupati.

12 commenti:

Marcello Novelli ha detto...

Va ricordato che a livello Europeo esiste una accordo per il libero movimento della forza lavoro ed esiste una normativa europea che regola le aste a livello di Unione Europea.

Proteggere il proprio mercato interno puo' aver senso per un paese con un economia in via di sviluppo, la concorrenza internazionale potrebbe uccidere un economia non matura. Ma non ha assolutamente nessun senso in un economia affermata.

La cosa importante e' che tutti giochino allo stesso livello: non e' giusto usufruire di manodopera straniera se questa non gode degli stessi diritti di quella locale (sicurezza, coperture assicurative e pensionisitche), come non e' giusto far competere una nazione in cui ci sono forti standard di qualita' e di salvaguardia dell'ambiente con una che se ne frega di queste cose.

carlo ha detto...

provo a mettere benzina sul fuoco!
Non credete che il passato colonialista degli inglesi che li faceva sentire dei conquistatori di mondi oggi li frustri facendoli diventare dei "Conquistati"?

Marcello Novelli ha detto...

Una delle cose che no ho mai capito e' come l'Impero Britannico sia crollato. Insomma alla fine del XIX secolo possedevano mezzo mondo (India, Canada, Australia, mezza Africa, buona parte del Medio Oriente, isole e isolette) nel XX secolo hanno vinto 2 guerre mondiali e si sono ritrovati con poco o niente.

Alessandro Teruzzi ha detto...

La seconda guerra mondiale ha devastato il Regno Unito. Ha succhiato fino al midollo le loro risorse. In fondo gli Inglesi, dopo la caduta rovinosa della Francia, sono stati l'unica nazione a difendere la democrazia in Europa.

Inoltre le colonie hanno dato un enorme contributo alla guerra, in termini di vite umane e di fedelta' alla corona.

Questo ha pesato molto sul piatto dell'indipendenza. Inoltre, diventava difficile condannare come criminale il desiderio espansionista di Germania ed Unione Sovietica e continuare a conservare le colonie.

Christian ha detto...

Sempre vero che:
fino a che non ti toccano il tuo "orticello" tutto nel mondo va bene :)
Fino a quando la sterlina tirava (e vai a capirne il motivo) e l'ingresso di concorrenti nel territorio era difficile, viva le regole UE (tranne ovviamente la moneta unica), appena la sterlina si ridimensiona (a valori reali)...le regole della UE vanno strette agli stessi che le pontificavano :D

il grande lebowsky ha detto...

In ritardo come sempre, commento solo ora.
Sui fatti in questione mi risulta chead oggi siano andati a finire più o meno nel seguente modo: la total (francese) dei 200 operai di cui necessita ne prenderà 100 dalla ditta siciliana (che aveva vinto l'appalto per tutti i 200) e 100 saranno presi in territorio inglese.

Gioia dei "sindacati" inglesi. perplessità di quelli italiani, che comunque vedono la possibilità di utilizzare questo precedente in futuro (per la serie al doman non v'é certezza) a loro favore. Per cui si perplimono ma non muovono un dito.

Cosa non mi piace?

Che questo é un atteggiamento che da noi si definisce Leghista. E normalmente lo si critica(va). Adesso, invece, é tempo di crisi. Quindi va ben inscì (si scrive così? Boh...).

E che non é stata rispettata una regola fondalmentale del Sindacato. Mai mettere un lavoratore contro l'altro.
Non si manifesta per impedire a dei lavoratori di guadagnare. la critica non doveva essere mirata ma generale. Altrimenti la lotta di classe perde in principio... come dite? ha già perso? Ops....

Per quanto riguarda la rubrica "il politico puttana ce l'hanno anche in inghilterra" vi invito a verificare questa notizia
Due mesi fa, quando Sarkozy aveva ricevuto in via informale il Dalai Lama, gli erano piovuto adosso critiche un po da tutti. Tra i quali quelle del Ministro degli Estrei inglese, tale David Miliband.
Questo carneade nella sua critica ha sostanzialmente riconosciuto la totale legittimità della sovranità cinese. Mossa senza pecedenti visto che era dal 1913, anno della stipula del trattato di shimla, dove si riconosceva il Tibet come stato indipendente e se ne tracciavano i confini (come gli piace agli inglesi tracciare confini con la matita sulla carta geografica. forse più della caccia alla volpe), che la Gran Bretagna non modificava la sua posizione in merito.

Il motivo di questa "svendita" del Tibet? Prestiti dal fondo sovrano cinese per far fronte alla crisi bancaria anglosassone.

Mignotte d'oltre manica insomma.

Christian ha detto...

...attento...non dire queste cose...poi il Beppe si arrabbia!
Solo noi italiani siamo ladri, gli anglossassoni sono gentleman....
p.s. ho sentito di una apertura UK verso l'euro (come moneta) ... strano...adesso che la sterlina vale "du lire" !

Alessandro Teruzzi ha detto...

Per "Il grande lebowsky":

L'atteggiamento protezionista non mi piace ne in recessione ne in tempi di economia galoppante. Non so se la scelta e' stata presa dalla Total, che ha pagato il quieto vivere, o se ha avuto un ruolo anche il governo inglese.
Grazie, o in questo caso per colpa, della sterlina forte era molto raro per gli inglesi esportare manodopera specializzata. Adesso le cose sono cambiate ed anche loro posso accedere al mercato europeo.

Per Christian:
guarda che "il grande lebowsky" ha detto che sono mignotte mica ladri i politici inglesi. Poi io mica mi arrabbio se criticate un politico inglese, anzi leggo interessato. Quello che non mi piace e' il principio tutto il mondo e' pieno della stessa merda, quindi in fondo in Italia non siamo messi male. Falso in Italia stiamo come peggio non potremmo. Anzi ti diro' di piu'. L'Italia ha una classe politica paragonabile a quella dei primi anni novanta. Con la differenza che il popolo italiano non ha la stessa coscienza civile di quegl'anni.

Christian ha detto...

eheheh lo sapevo...basta accomunare un polito inglese ad un polito italiano che subito ti risenti!
Mi spiace constatare che tieni sempre a sottolineare il peggio dell'italia e ad esaltare il meglio di altri paesi, forse perchè in cuor tuo sei innamorato dell'italia e per quello te la prendi di più? o forse per solcare meglio il divario tra te e il tuo paese natale?
La risposta la puoi sapere solo tu.

Christian ha detto...

p.s.: il discorso non è
"tutto il mondo e' pieno della stessa merda, quindi in fondo in Italia non siamo messi male."
ma piuttosto:
"tutto il mondo e' pieno della stessa merda."
Poi scegliere se è meglio la merda del mio bagno o quella di un altro bagno, beh, è una questione di gusti.

il grande lebowsky ha detto...

Veramente il mio post era più della serie: "E' difficile commentare la merda degli altri, perché l'informazione non ti arriva".
Mai detto che mal comune mezzo gaudio. Ho sempre sostenuto che é sbagliato dire che siamo i peggiori di Europa, semplicemente perché del resto di Europa sappiamo un po poco.
Quindi forse lo siamo. Ma esserne sicuri é pretestuoso.

Nel blog ci sono post di attualità e post personali. Su quelli di attualità traspari una minima filo british e anche un po statunitense (mix micidiale).

A volte mi sembri così filo erbadelvicinosemprepiùverde che fai venire voglia di scendere in piazza a cantare Italia di Mino Reitano. Solo che più che il patriottismo risvegli il gusto del bastian contrario.

Adesso vado in cantina e rispolvero i 45 giri di Toto Cutugno...

Alessandro Teruzzi ha detto...

Si devo ammetterlo gli inglesi mi piacciono. Hanno i loro difetti, ma anche qualche pregio:

- Non fanno mai di un problema un'emergenza.

- Sanno rivendicare un loro diritto.

- Hanno la mentalita' a lunga scadenza. Se una cosa non funziona bene oggi (vedi esempio tube) e ci vogliono 10 anni a sistemarla loro cominciano a lavorare.

Per gli americani e' diverso. Mi piace Obama perche' rispecchia la voglia di riscatto e perche' un personaggio affascinante.

Nel blog sottolineo i problemi italiani perche' visti da questa distanza appaiono macroscopici.
Io non voglio assolutamente dire che l'Italia e' l'ultimo paese d'Europa. Ma se continueremo cosi' di sicuro lo diventera'. Che non stiamo migliorando e' sotto gli occhi di tutti. Oppure no?

Effettivamente, ho solo costellato di commenti qua e la senza spiegare il mio punto di vista in maniera completa. Lo faro' in post dedicato a questo. A breve.