sabato 20 febbraio 2010

Silvano Agosti: il discorso tipico dello schiavo


Qualche giorno fa ho chattato piacevolmente con un mio vecchio compagno di superiori. Sono rimasto sorpreso della sua trasformazione da studente indolente e scansafatiche a lavoratore indefesso e stacanovista. Sono rimasto un po' perplesso, per lui e per voi vi riporto un intervento radiofonico di Silvano Agosti in una trasmissione di Fabio Volo. Cliccate sulla figura per sentire l'audio, qui di seguito c'è la trascrizione.

Uno degli aspetti più micidiale dell'attuale cultura, è di far credere che sia l'unica cultura.. invece è semplicemente la peggiore.

Bèh gli esempi sono nel cuore di ognuno.. per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.

Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta..

Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:
"Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra,
c'ho solo questa.. e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte.. 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno.. per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!"

Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero
perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire..

Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
"Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile"

Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi,  siccome c'è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte.. e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no?!

Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno.. sarebbe una vera tortura.. e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana.. certo c'ho il mitra alla nuca.. lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire?"
"Meglio leccare il pavimento" ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento"  è diventata addirittura una aspirazione, capisci?

Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grado a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è "oggettivamente" mostruoso, ma la dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso..

"SI VABBE' MA ORMAI E' IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE"

Si, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprire, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo.. il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.

Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
"Eh si! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata.. e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?" e lui: "Non è affar mio, signori.."

"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose".. hai capito? Perché tutto l'Occidente vive in un'area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina.. no.

E' un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e da un pò di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi..

quindi, signori miei, o ci si sveglia.. o si fa finta di dormire.. o bisogna accorgersi che siete tutti morti..



16 commenti:

Marcello Novelli ha detto...

Mmmmm, discorso interessante, ma parziale.

Pur evitando di partire da quando l'uomo era quasi un animale come gli altri e passava il suo tempo a cercare cibo e ad evitare di diventare cibo per qualche altro animale, credo che sia importante dare una dimensione storica a questo argomento, altrimenti si corre il rischio di pensare che noi occidentali di oggi siamo dei poveracci mentre i nostri nonni e chi vive in societa' diverse dalla nostra vivevano o vivono meglio di noi.

Christian ha detto...

Mah, l'abbinamento definito "lavoro = prigione" oppure "lavoro = tempo rubato" lo vedo troppo populista.
Non posso negare che il lavoro sia, in certi frangenti, anche, una rottura.
Ma se non lo guardo solo dal lato negativo riesco a vederci anche un valore positivo.
A me piace lavorare, piace "sudare" (metaforicamente) per raggiungere un risultato.
Certo con questo non nego che apprezzerei di vincere 100.000.000 di euro al superenalotto!
Ma posso al contempo dirmi orgoglioso della mia vita lavorativa.
E sinceramente il sentirsene orgoglioso vale qualcosa, non in senso economico ma morale.

Però magari sono come lo schiavo di cui si parlava...o meglio, magari, non sono un "sempliciotto idealista" :D

Alessandro Teruzzi ha detto...

Penso che vada vista in questo modo. I nostri nonni dovevano lavorare 8-10 ore per procurarsi il cibo e bisogni primari. Adesso, nella societa' occidentale, non e' piu' un bisogno in pericolo, ma nonostante cio' lavoriamo la stessa quantita' di ore se non di piu'. Trascurando altre cose che ci fanno piu' felici.

Marcello Novelli ha detto...

L'Italia e' una Repubblica fondata sul lavoro.

Mi viene da dire che quello che tu hai riportato nel post e' anticostituzionale, ma pirlate a parte credo che bisogna intendersi su cosa intendiamo per lavoro.

Personalmente trovo una bella differenza tra vendere telefonicamente enciclopedie o consigliare libri da leggere in una biblioteca a chi me lo viene a chiedere. Lavori simili, ma completamente diversi. Per intenderci, il secondo lo farei anche gratis. Entrambi rubano tempo alle cose che ci piace fare solo che il primo lo fa sostituendolo con una cosa che non ci piace, il secondo lo fa con qualcosa che non ci piace fare.

Dai, come si fa a considerare la stessa cosa raccogliere mandarini a pochi euro all'ora e partecipare ad un progetto innovativo con colleghi e colleghe che ti stimolano intelletualmente (e magari le seconde anche in altra maniera)?

C'era anche chi diceva: "Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai neanche un giorno della tua vita", come se il lavoro che piace non fosse vero lavoro.

Mi sento quindi di proporre una definizione di lavoro che potrebbe essere utile a proseguire questa discussione: lavorare e' vendere il proprio tempo in cambio di denare per fare qualcosa che non faremmo gratis.

Cosa ne dite.

Alessandro Teruzzi ha detto...

non mi ricordo dove ho letto che il lavoro rende liberi.
Facciamo un test, vi offrono il doppio del vostro stipendio per lavorare 5gg la settimana oppure la stessa cifra di adesso per lavorare 2.5gg. Cosa scegliete? Io lavorerei la metá.

Christian ha detto...

io accetto il doppio per lavorare 5gg...quando inizio ?

Marcello Novelli ha detto...

Ma qual'e' il lavoro che bisogna fare per il doppio del soldi?

Marcello Novelli ha detto...

Comunque tendenzialmente io lavorerei la meta'.

Christian ha detto...

"non mi ricordo dove ho letto che il lavoro rende liberi."
beh lo si diceva anche del comunismo, del "mercato", della fede ecc. ecc. ma alla fine niente assicura la libertà, paradossalmente anche la libertà limita se stessa.
Quindi non vale usare frasi di propaganda :)

Cristiano ha detto...

chi non lavora non fa l'amore (cit.)

Anonimo ha detto...

anche chi lavora troppo non fa l'amore .... lui ovviamente, ma la moglie ne fa di più !!!!!

Alessandro Teruzzi ha detto...

L'anonimo mi ricorda la saggezza di Filippo Motta.

Christian ha detto...

ahahah confermo!

carlo ha detto...

come avete fatto a capirlo?

Pietro ha detto...

stesso stipendio e metà lavoro, ovviamente...ma poi rischierei di spendere troppo nel tempo libero e andrei in cerca del lavoro per 5 gg al doppio dello stipendio...putroppo troverei il posto già occupato da alcuni altri lettori del blog ;-)
pirlate a parte, da tempo ho raggiunto la convinzione che una scelta di vita alternativa è sicuramente possibile, ma al momento può essere solo individuale (e in questo caso realizzabile al 100%) e non "di massa"...ma chissà cosa ci riserva il futuro , i nostri figli magari eleggeranno politici in grado di mettere l'indicatore FIL (felicità interna lorda) al posto del PIL nelle manovre finanziarie delle Nazioni.
D'altronde fino a 10 anni fa di green economy poco si parlava, oggi il Canada può dire di aver ridotto la disoccupazione nel 2009 (anno della crisi mondiale) proprio investendo in questa direzione e il sottoscritto sta navigando su internet per vedere come e su quale progetto compensare i 2109 kg di CO2 (cazzo, due tonnellate) di emissioni per il mio viaggio ad Hong Kong della setimana prossima
:-)

P.S. se qualcuno ha gà qualche link a proposito , many thanks

io ho trovato per ora:

http://www.davidsuzuki.org/Climate_Change/What_You_Can_Do/carbon_offsets.asp

http://www.wwf.de/fileadmin/fm-wwf/pdf_neu/A_Comparison_of_Carbon_Offset_Standards_lang.pdf

Marcello Novelli ha detto...

La Cassazione cassa il processo Mills: tutti colpevoli, ma tutti innocenti.

Bella merda!