lunedì 22 marzo 2010

Consigli per la lettura: feedback


Tempo fa vi avevo chiesto un consiglio per l'acquisto di alcuni libri, a dire il vero sono stato un po' scortese e non vi ho neanche detto cosa ho comprato. Rimedio ora.

Mi ha convinto Boh con la sua Anticasta (resoconto dei comuni virtuosi), ho bisogno di un po' di ottimismo sul versante politica. Non l'ho ancora letto, vi dirò se sarà capace di restituirmi il sorriso.

Ho cercato senza trovarlo Eleanor Rigby, il Panda è riuscito a incuriosirmi, ma tutte le nostre ricerche sono state vane. Sicuro che esiste tradotto in italiano?

I libri consigliati da Marcello li ho già letti (almeno i romanzi), mi associo al suo appello: leggete "1984".

Ho letto con piacere "Il falò delle vanità" (consigliato da Pina), libro interessante sul'America multirazziale e fondata sul denaro, è una commedia amara sulla vacuità, le incongruenze e la pochezza della città simbolo dell'impero. Il libro è gradevole, scritto bene anche se a volte ridondante (700 pagine!), si merita un 7-, ma se vi interessa saperne di più sul melting pot statunitense leggetevi "Pastorale Americana", tutto un altro spessore. Insomma un 9 bello tondo.

Sto leggendo "Tre camere a Manhattan" suggerito da Pietro. Mi aspettavo un giallo da Simenon (leggetevi "L'uomo che guardava passare i treni"), invece mi ritrovo un romanzo psicologico e passionale.

Un libro me lo sono scelto da solo. "Arcipelago Gulag" di Aleksandr Solženicyn. Duemila pagine divise in 3 volumi di storie di deportati nei campi di concentramento russi! Mi ci vorrà impegno, speriamo bene.

Prima di chiedervi aiuto stavo leggendo "Il Partigiano Johnny". Il romanzo di Fenoglio è come un frutto esotico, devi rompere il guscio prima di assaporare il suo succo delizioso. Il miscuglio di italiano e inglese nelle prime pagine ha un effetto repellente, ma rotto il ghiaccio diventa naturale. Il linguaggio e la profondità della scrittura sono coinvolgenti, mi ritrovavo intirizzito e affamato sulle colline innevate, anche se stavo leggendo sotto le coperte del mio letto dopo cena.

Fenoglio ha confezionato il miglior elogio della sconfitta, una sublime descrizione della debolezza intrinseca della guerra partigiana. La scarsità di munizioni, indumenti, viveri, preparazione e anche di substrato ideologico sono utilizzati per descrivere gli "Uomini" partigiani. Tutta questa poetica inadeguatezza mette in risalto il coraggio di persone comuni, che hanno offerto la loro sofferenza e spesso la loro vita.

Le sette parole che concludono il libro sono la sintesi perfetta della guerra partigiana.

4 commenti:

Cristiano ha detto...

fenoglio è una delle perle nascoste della letteratura italiana... io lo adoro...

poi ti consiglio qualcosa di David Forìster Wallace (...rip)... magari i suoi saggi/reportage...
(tipo "qualcosa di divertente che non farò mai più" o "tennis tv trigonometria e tornado")

Alessandro Teruzzi ha detto...

Mi sa che Fenoglio piace solo a noi.

Jnorum ha detto...

sto leggendo Ad Personam. è quasi divertente!

Valeria B ha detto...

Quoto Cristiano, David Foster Wallace e' fantastic! Specialmente La Scopa del Sistema... un libro pazzo!!
Mi ha sconvolto sapere che si e' suicidato l'anno scorso, a quanto pare soffriva di depressione bipolare che aveva cercato di risolvere persino con l'elettroshock :(

Teruzz se hai voglia di qc di diverso, vai pure con la trilogia Millennium di Stieg Larsson, io ne ho letti 2 finora e devo dire sono scritti con grande maestria :)

Se vuoi un tocco di sicilianita', leggi invece "Il conto delle minne" di Giuseppina Torregrossa, molto bello :)