giovedì 29 gennaio 2009

Lettera al corriere


Ieri ho mandato una lettera al corriere, che non e' stata pubblicata.

Magari a voi interessa.

Titolo ed occhiello del corriere on-line di ieri:
Di Pietro attacca Napolitano. È bufera, il Quirinale:«Offensivo»

Il leader Idv: il silenzio è mafioso. Il Colle: pretestuoso. La controreplica: non mi riferivo al capo dello Stato

Io a piazza Farnese ieri non c'ero, ma ho sentito l'intervento di Di Pietro su Youtube (http://uk.youtube.com/watch?v=RFvmvr6KFmU e http://uk.youtube.com/watch?v=OE_r-p6llNU)
e mi e' sembrato rispettoso e pacato dicendo cose interessanti sulla giustizia.
La frase che viene contestata è:
'Lo possiamo dire o no? Rispettosamente, rispettosamente, ma il rispetto è una cosa il silenzio è un altra, il silenzio uccide, il silenzio è mafioso. Il silenzio è un comportamento mafioso. Ecco perché noi non vogliamo rimanere in silenzio'.
Dal riferimento ai silenzi di Napolitano erano passati 2 minuti e si sono chiusi almeno 5 periodi. Non ti sembra un po' forzato come accostamento? Il corriere riporta il video dell'intervento (solo 1 minuto) e si conclude con le parole "comportamento mafioso". La frase successiva, che esplifica il concetto è omessa.
Tanto rumore per nulla, tutto causato dalla inaccuratezza.
Se un medico e' impreciso nel suo lavoro rischia di uccidere un uomo.
Se io lo sono nel mio produco del cattivo software e posso rovinare la giornata a qualche sventurato impiegato.
Se un giornalista e' impreciso cosa succede?

Che sia fatto per dolo o per colpa e' comunque grave. Significa che non possiamo fidarci veramente di nessuno.

Voi come la pensate?

10 commenti:

skelli ha detto...

Penso che TG e maggiori testate giornalistiche facciano disinformazione; danno notizie sicuramente non oggettive.
I giornalisti non sono imprecisi, anzi, sono molto precisi nel veicolare le notizie a loro (o di chi è direttamente sopra di loro)piacimento.
Non ascolto più i TG con attenzione e non leggo le notizie esclusivamente dalle maggiori testate giornalistiche. Mi sento presa in giro quando poi cercando in rete mi rendo conto che la realtà dei fatti è diversa: unendo i pezzi del puzzle l'immagine cambia.
Gli strumenti di informazione di massa omettono troppe verità scomode.

Anonimo ha detto...

In questo senso ti consiglierei la lettura de "La fabbrica del consenso" di Noam Chomsky, a me non è bastata la gravidanza di Filippo per leggerlo ma mi sono ripromessa di provare a finirlo... prima o poi.
Il TG è ormai diventato un modo per veicolare i msg che ci vogliono far passare ma è l'unico modo che abbiamo per sapere cosa succede nel mondo se hai poco tempo.
L'approfondimento, quando si ha tempo, permette invece di capire qualcosa di più, dico qualcosa di più perchè capire il tutto risulta veramente difficile.

Marcello Novelli ha detto...

Nei tempi antichi la verita' veniva dedotta tramite il ragionamento, Aristotele e Platone hanno tracciato cosi' la loro visione del mondo.

Poi e' arrivata la generazione di Galileo Galilei che ha inventato il metodo scentifico: qualsiasi cosa va provata con i fatti e dai fatti si copisce come e' fatto il mondo.

Ma se i fatti vengono costantemente alterati, come si fa a capire cosa e' la realta' e come funziona il mondo?

Le strade sono due, o verificare tutto attingendo alle fonti primarie (il file su youtube in questo caso) ma spesso non si ha il tempo necessario, o prendere le notizie per quello che sono, ossia messaggi pubblicitari che vanno interpretati alla luce del contesto in cui vengono dette e riattivare i meccanismi del ragionamento.

Mi chiedo, ma e' possibile che sta cagata (perche' non e' neanche una notizia) su Di Pietro e Napolitano tenga banco per giorni sui maggiori quotidiani online e si fa fatica a parlare del World Economic Forum di Davos dove 40 capi di stato e l'elite economica del pianeta sta decidendo come sara' il mondo da settimana prossima?

Christian ha detto...

...non posso commentare liberamente, per due ragioni, la prima mi sarebbe troppo facile "sparare" su quelli (a dover di contratto) sono i miei nemici :), la seconda perchè credo che l'informazione da che mondo e mondo sia solo un mezzo per vendere qualcosa a qualcuno (in senso molto lato)....e un terzo fattore imprevisto, ma comunque importante, non so assolutamente di che cosa è successo tra AD e il PdR...e sinceramente, qualunque cosa sia successa, nun me ne frega nulla :)

Alessandro Teruzzi ha detto...

Il punto che volevo sottolineare e' proprio questo, caro Christian, se anche una notizia di nessun conto viene truccata ad arte per trasformarsi in un polemica, cosa dobbiamo aspettarci?

Mi dispiace essere apocalittico ma l'informazione italiana e' da distruggere e ricostruire. Per prima cosa buttate nel cesso la televisione. Io vivo senza da un anno e mezzo ed e' forse la scelta migliore che abbia fatto.

Adesso come mai nella storia il sapere e' accessibile. Wikipedia e' l'esempio luminoso di cosa si puo' raggiungere.

Per quanto riguarda l'attualita' ci sono risorse immense. Siate curiosi. Su youtube si trovano cose meravigliose.

Per inciso, se un giornalista riporta una notizia falsa in malafede in inghilterra difficilmente trovera' ancora lavoro.

In Italia, Carlo Rossella ha aggiunto con photoshop i capelli finti alla testa di Berlusconi quando dirigeva Panorama. Vi rendete conto a che punto e' il servilismo italiano?

Ogni volta che parlo (anche solo penso) a queste cose mi girano i coglioni. Mi girano i coglioni perche' gli ignavi e i corrotti, se non tutti monetariamente sicuramente tutti moralmente, guidano l'Italia e tanta brava gente viene presa per il culo.

Marcello Novelli ha detto...

Teruzzone, sai che concordo pienamente con te sul fatto che guardare la TV e leggere i giornali non basta per esserwe informati, anzi il piu' delle volte si e' disinformati.

Il punto su cui non concordo e' che questo sia un problema solo italiano. Probabilmente la nostra situazione (Presidente del Consiglio = Maggiore Editore) e la nostra particolarita' culturale accentua la cosa, ma tutto il mondo e' cosi'.

Il gia' citato Chomsky e' americano e parla dell'america quando dice:

"Il potere politico e' assoggettato agli interessi economici di un numero ristretto di individui e delle grandi aziende. Sono questi interessi a determinare le politiche sociali, gli investimenti e la politica estera degli stati. I mezzi di informazioni sono proprieta' delle grandi aziende e quindi non diranno mai qualcosa che possa danneggiare i loro interessi."

Ti ricordi per esempio il caso Lewinsky mentre al senato americano si discuteva di estendere l'assistenza sanitaria a tutti?

Non ti preoccupare che gli scrivani bugiardi e assoggettati agli interessi del potere non rimangono disoccupati in nessuna parte del mondo.

Era cosi' anche ai tempi di Cyrano de Bergerac:

http://it.youtube.com/watch?v=zqnGlblYmNk

carlo ha detto...

Al di la di condividere il disgusto per il servilismo giornalistico
sia esso di destra o di sinistra
vorrei farvi notare che è da tempo che è in atto una campagna denigratoria nei confronti di DiPietro iniziata subito dopo il risultato elettorale che ha dato fastidio allo stesso PD(voglio ricordare il caso delle intercettazioni telefoniche del figlio; che nonostante siano del figlio, che i magistrati abbiano confermato l'inesistenza di fatti penalmente perseguibili, che lui si sia dimesso dalle cariche politiche e dal partito del dell'IDV al padre hanno fatto articoli a non finire costringendolo quasi a "ripudiare" il figlio (ricordate tutti la frase "non c'è figlio che tenga")

Cmq. io avendo poco tempo cerco di mediare alle faziosità ascoltando più tg (inizio da SA. alle 18,30 per passare al TG3 alla 19.00, al TGR alla 19,30 per finire con il TG1 o TG5 alternativamente alla 20,00) il tutto con somma gioia di mia Moglie

P.S. ma siamo poi cosi sicuri che le informazioni sulla rete siano cosi cristalline....?? sono sempre uomini che le scrivono o ognuno con una sua idea.... o un prezzo!!!
Dite che sbaglio......?

Marcello Novelli ha detto...

I TG ti dicono cosa devi sapere, la rete ti costringe a cercare, a valutare e a porti domande. Chiunque puo' dire quello che vuole e quindi il web e' prurale per definizione. Questo ovviamente non vuol dire che le cose che ci sono scritte siano vere.

Ribadisco, bisogna tornare a ragionare, e a fare di conto.

Ad espempio il Corriere online riporta questa frase di Tremonti senza commentarla: "Con la crisi in Italia soffriamo, ma abbiamo molte imprese e 4 milioni di partite Iva", come dire che dato che abbiamo tante imprese la crisi ci colpira' meno... Perche? Per quale motivo l'affermazione: "se hai tante aziende allora la crisi finanziaria ha un impatto minore" deve essere vera?

Alessandro Teruzzi ha detto...

Sicuramente non e' un problema solo italiano, ma in Italia raggiunge picchi vertiginosi.

Un sito di osservazione americano http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2004 ci ha definito un paese con una stampa semi libera dal 2004 al 2006.

Vi rendete conto? Semilibera! Come: la turchia, il messico,il pakistan e altri.

Io non penso che i giornalisti siano tutti lacché in livrea, penso che siano abituati a servire un servizio scarso. Permettemi un esempio: un ristorante considerato di alta qualità a Londra probabilmente servirà cibo migliore della trattora "Da Gina" in Italia. Perché? Perché il popolo italiano è educato ed esigente per quello che riguarda il cibo. Se la domanda è fatta da intenditori la qualità del servizio deve aumetare. Noi purtroppo siamo noncuranti per quanto riguarda l'informazione.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Giusto per la cronaca.

Severgnini sul corriere ha pubblicato una lettera simile alla mia senza alcun commento. Peccato, avrei voluto sapere la sua opinione.