venerdì 19 settembre 2008

Vaso di Pandora


Intorno a noi ci sono molte persone che hanno sofferto o che stanno soffrendo. A volte sono gli emarginati e quindi si meritano la nostra compassione o il nostro scherno, più spesso sono integrati, sono socievoli e magari anche ridanciani, ma dentro di loro ribollono i loro demoni.

Lasciatemi spiegare, tutti hanno i loro problemi e le loro questioni in sospeso da risolvere, ma solo alcuni hanno degli angoli neri nella loro anima. Solo alcuni convivono con i loro spettri tutti i giorni ed a tutte le ore del giorno. Sono le persone abituate ai colpi della vita, sono quelli che vacillano e che ancora non sono caduti. Sono le persone abituate ad usare la parola "contento" al posto che "felice". Sono i disillusi e gli stoici. Sono persone che tempo fa non vedevo e che adesso mi affascinano così tanto.

La leggenda del vaso di Pandora è nota un po' a tutti. Zeus regala questo vaso contenente tutti i mali del mondo a Pandora, non prima di averle raccomandato di non aprirlo per nessun motivo.

Pandora, donna come Eva e curiosa quanto lei, si fa tentare ed tutti i mali si trovano campo libero e possono fuggire ed invadere il mondo. La speranza che anche lei risiedeva sul fondo del vaso (chissà poi perché) non ha fatto in tempo ad uscirne. Infatti, Pandora dopo essersi accorta del errore si era affrettata a richiudere il vaso.

I mortali che da sempre se la cavano peggio degli dei si ritrovano a passare tempi duri con tutti questi grattacapi nuovi tra le scatole. A dire il vero la situazione si era fatta assolutamente insopportabile per gli umani, tant'è che anche Zeus cominciò a preoccuparsi e suggerì a Pandora di riaprire il vaso e liberare la speranza per dare un po' di sollievo agli umani.

Potrete non crederci ma fin da piccolo questo mito mi ha dato da pensare. Ho sempre avuto una mente analitica e non mi sono mai spiegato come la speranza potesse stare insieme a tutti i mali del mondo. E' un'associazione che mi è sempre apparsa "cacofonica" o per lo meno stiracchiata.

Poi sono cresciuto e sono diventato relativista (in senso fisico e non filosofico del termine) e se scambiamo il sistema di riferimento tutta la storia prende una piega diversa e per certi versi più logica.

Allora ribaltiamo le cose, i mali non sono chiusi dentro un vaso, ma dentro di noi e la speranza non sta sul fondo ma in cima, di colpo cosa ci ritroviamo?

La speranza è un modo per affrontare i mali esterni è una buona via per sopportare un momento difficile, ma se i demoni li hai dentro di te ed hai sempre convissuto con essi la speranza può essere controproducente.

La speranza di una vita migliore può essere una consolazione sufficiente, invece di spingerti ad agire per ottenere qualcosa di meglio ti trattiene e ti inchioda allo status quo. L'idea di avere un asso nella manica ha un effetto psicologico benefico e lo spettro di poter perdere anche questo elemento consolatorio ha un effetto paralizzante.

Sembra paradossale, ma è un meccanismo comprensibile se ci pensate un po' su.

Insomma, se i demoni invece che attaccarti dall'esterno di stanno rodendo dall'interno la speranza è in realtà il tappo che ti impedisce di farli fuggire via e di liberartene. Invece di essere una cosa positiva è l'esatto contrario è il peggiore di essi ed allora merita anch'essa di essere ospitata nel vaso di Pandora.

Vedi video: la speranza (1/2)
Vedi video: la speranza (2/2)

5 commenti:

Unknown ha detto...

hai bisogno di molto sex

Alessandro Teruzzi ha detto...

Da un lettore di "Totem e Tabu'" non potevo che avere un parere Freudiano.

Comunque ci pensere' al tuo consiglio.

Marcello Novelli ha detto...

Chi vive sperando muore cagando.

Alessandro Teruzzi ha detto...

L'ho cercato quel pezzo di "Mediterraneo" ma non c'e' stato verso di trovarlo. E' un problema noto la nuova versione del film ha tagliato molti pezzi del originale.

Unknown ha detto...

Totem e tabù???
L'ultimo libro che ho letto è "Harry Potter e i doni della morte".......