domenica 29 giugno 2008

Spiegare l'impossibile

Spesso in questo ultimo anno mi sono chiesto come mai ho scelto di vivere in un posto dove non posso comunicare a pieno i miei pensieri. Il mio vocabolario è ancora limitato e la mia pronuncia denota la mia origine fin dalla prima frase. La comprensione va molto meglio con il passare del tempo, ma all'inizio ho passato momenti veramente sconfortanti. Soprattutto in ambiente lavorativo.

Sono un po' tornato bambino, chiedo il significato delle parole, me le faccio ripetere e spesso intendermi con qualcuno risulta ancora un problema.

Ho imparato ad affrontare questo sorta di disagio permanente con tranquillità. Se guardo un film al cinema ormai capisco il 90% del dialogo, ma mai il 100%. Se discuto con un inglese posso cogliere il senso generale, ma le sfumature del discorso sono ancora fuori dalla mia portata.

Anche la mia capacità di esprimermi è in un certo senso limita e questo mi impedisce di dialogare con gli stranieri. Non mi è facile capire cosa pensano degli italiani e mi è ancora più difficile spiegargli come sono gli italiani.

Mi è difficile spiegare cose come: l'emergenza spazzatura, calciopoli, la corruzione, il conflitto d'interessi, gli italiani alla guida e molte altre cose.

Io ci provo a descrivere le contraddizioni del nostro paese, a dire che la pianura padana è il posto più produttivo al mondo, ma a Milano si sono trovati i soldi per costruire solo una metropolitana in 25 anni. Oppure a raccontare che il nostro paese pur essendo tra i più ricchi al mondo è allergico alla meritocrazia, che un ricercatore guadagna come un parcheggiatore abusivo ed un laureato in materie umanistiche è destinato ad una vita difficile.

Penso in un certo senso ci invidino. A volte ci trattano con supponenza, ma in fondo ci ammirano. Mi sto ancora chiedendo se lo fanno anche senza capirci, oppure lo fanno proprio perché non ci capiscono.

Aiutatemi a superare questo scoglio. Suggeritemi un modo per descrivere il nostro paese.

Per ora il meglio che sono riuscito a fare è questo: "Italy is a wierd country. Italian people are like the Titanic's musician. We are sinking and we are still playing".

vedi filmato : perché convivo con il disagio?

9 commenti:

Azzì ha detto...

italians do it better.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Notevole!

Nota di servizio, la frase può anche non essere in inglese. Ci penserà la comunità in un secondo momento tradurla. Vanno bene anche canzoni, filmati, immagini e qualunque altra cosa. L'importante è raggiungere l'obiettivo. Per i file multimediali potete mandare un link oppure inviarmeli via posta ed io penserò a pubblicarli.

Marcello Novelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marcello Novelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marcello Novelli ha detto...

Ancora con questa povera Italia, ancora l'Italia.

Non hai mai pensato che il problema non sia solo italiano, non hai mai pensato che e' l'intera societa' occidentale che si trova ad un punto di svolta e che l'Italia non faccia altro che la sua parte, a modo suo, nella grande storia del mondo?

http://www.youtube.com/watch?v=gxcZe_y2-nA

Buona visione.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Grande film. Forse il mio preferito.

Non la penso cosi'. Non vedo decadenza. Se si esclude il problema ambientale penso che il mondo sia meglio di 20-30 anni fa.

Comunque io non ho eliminato nessun post.

Alessandro Teruzzi ha detto...

Grande film. Forse il mio preferito.

Non la penso cosi'. Non vedo decadenza. Se si esclude il problema ambientale penso che il mondo sia meglio di 20-30 anni fa.

Comunque io non ho eliminato nessun post.

Diego ha detto...

condividiamo il problema, e non è facile. il più delle volte io, se sono sobrio, svicolo. non è facile esprimersi in inglese, e non mi è facile spiegare l'italia nemmeno in italiano... se ho bevuto, o sono nostalgico o sono incazzato, e in entrambi i casi sarebbe meglio tacere. quello che so per certo, oggi, è che stranamente l'Italia non è gli italiani. non come l'Inghilterra è gli inglesi e il Giappone i giapponesi. Strano ma vero...

Christian ha detto...

non credo che noi siamo peggio di altri, penso agli "scalmanati" (non voglio infierire) tifosi inglesi, non rappresentano forse un disagio? ai grandi beoini tedeschi, non sono forse rappresentativi? ai "superiori" francesi che se "uno" è un grande giocatore, pur se Algerino, è francese, se uno è solo algerino allora lo fanno vivere nelle periferie infime, non rappresentano un disagio? ai "mitici" svizzeri aderenti in tutto e per tutto alle norme e leggi, non rappresentano un disagio? e potrei andare avanti all'infinito. Però, usando un luogo comune non troppo falso, quando sono al di fuori della loro SANA patria si comportano come si comporterebbe uno scimmione appena liberato dalla gabbia dello zoo dopo 10 anni! Questo è un disagio, forse, ma essendo italico non molto convinto, noi i disagio lo esprimiamo ogni giorni e non solo quando possiamo.