"Perché, vede, al mondo ci sono varie categorie di scienziati. Persone di secondo e terzo rango, che fan del loro meglio ma non vanno molto lontano. Persone di primo rango, che arrivano a scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galileo e Newton. Ebbene, Ettore Majorana era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun altro al mondo ha; sfortunatamente gli mancava quel che invece è comune trovare negli altri uomini: il semplice buon senso".
Questo brano ed anche il seguente è tratto da "La scomparsa di Majorana" di Leonardo Sciascia. Quello che state per leggere vi suonerà vagamente famigliare, a me sembra scritto appena ieri.
Candidamente, Laura Fermi rompe quella specie di ormertà che si è stabilita sull'episodio e racconta le cose per come effettivamente sono andate. La terna dei vincitori era stata già tranquillamente decisa, come d'uso, prima della espletazione del concorso; e in quest'ordine: Gian Carlo Wick primo, Giulio Racah secondo, Giovanni Gentile junior terzo. "La commissione di cui faceva parte anche Fermi, si riunì a esaminare i titoli dei candidati. A questo punto un avvenimento imprevisto rese vane le previsioni: Majorana decise improvvisamente di concorrere, senza consultarsi con nessuno. Le conseguenze della sua decisione erano evidenti: egli sarebbe riuscito primo e Giovannino Gentile non sarebbe entrato in terna".
A questo punto il Ministro della Educazione, filosofo e padre solerte prende la situazione in mano: sospende il concorso e assegna la cattedra dell'Università di Napoli a Majorana estromettendolo dolcemente dal concorso.
Vi ricorda qualcosa?
Questo brano ed anche il seguente è tratto da "La scomparsa di Majorana" di Leonardo Sciascia. Quello che state per leggere vi suonerà vagamente famigliare, a me sembra scritto appena ieri.
Candidamente, Laura Fermi rompe quella specie di ormertà che si è stabilita sull'episodio e racconta le cose per come effettivamente sono andate. La terna dei vincitori era stata già tranquillamente decisa, come d'uso, prima della espletazione del concorso; e in quest'ordine: Gian Carlo Wick primo, Giulio Racah secondo, Giovanni Gentile junior terzo. "La commissione di cui faceva parte anche Fermi, si riunì a esaminare i titoli dei candidati. A questo punto un avvenimento imprevisto rese vane le previsioni: Majorana decise improvvisamente di concorrere, senza consultarsi con nessuno. Le conseguenze della sua decisione erano evidenti: egli sarebbe riuscito primo e Giovannino Gentile non sarebbe entrato in terna".
A questo punto il Ministro della Educazione, filosofo e padre solerte prende la situazione in mano: sospende il concorso e assegna la cattedra dell'Università di Napoli a Majorana estromettendolo dolcemente dal concorso.
Vi ricorda qualcosa?
2 commenti:
Mi ricorda che in Italia non si ha (e non si ha mai avuto) il posto che ci si merita.
E' quello che chiamano l'atteggiamento "mafioso".
Posta un commento