martedì 23 settembre 2008

10 Righe


L'avvocato Davis Mills il 2 febbraio del 2004 invia una lettera al suo fiscalista Bob Drennan, nella quale chiede una consulenza in merito a come trattare fiscalmente un regalo di 600.000 Dollari ricevuto da Mister B. Dalla lettera si intende che questi soldi sono stati versati come ricompensa (non richiesta per altro) per aver deposto a favore di Mister B. durante un processo al tribunale di Milano.

Il Signor Bob Drennan riceve la lettera e intravede la possibilità di frode fiscale. Siccome a questo punto della vicenda siamo a Londra e non in Italia il fiscalista sporge denuncia al fisco britannico, il quale in seguito trasmette la lettera alla procura di Milano che istruisce il processo Berlusconi-Mills.

La lettera è cartacea, non è una mail, è concreta e porta in calce la firma dell'avvocato Mills.

Questo è il processo Mills. Ne più, ne meno. 10 righe e 4 anni di processo. Interrotto dal lodo Alfano.

A questo link trovate l'intera lettera naturalmente in inglese, non ho trovato nessun sito italiano "ufficiale" che la riproponesse tradotta (Nel corriere se ricerchi "mills lettera tradotta" non trovi nessun risultato). Se lo trovate voi, per favore inviatemelo. http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/4757248.stm

Per adesso accontentatevi della mia di traduzione:

I kept in close touch with the B people, and they knew my circumstances.

Sono rimasto in stretti contatti con lo staff di B e loro conoscevano la mia condizione finanziaria.

They knew, in particular, how my partners had taken most of the dividend; they also knew quite how much the way in which I had been able to give my evidence (I told no lies, but I turned some very tricky corners, to put it mildly) had kept Mr B out of a great deal of trouble that I would have landed him in if I had said all I knew.

Loro conoscevano, in particolare, come i miei partern hanno preso la maggior parte dei dividendi; loro inoltre sapevano bene il modo in cui ho reso la mia testimonianza (Non ho detto bugie, ma ho evitato alcuni angoli molto difficili per metterla giù morbida) ha tenuto Mr B fuori da un mare di guai, che gli sarebbero caduti addosso se avessi detto tutto quello che sapevo.

At around the end of 1999, I was told I would receive money, which I could treat as a long term loan or a gift. $600,000 was put in a hedge fund and I was told it would be there if I needed it.

Verso la fine del 1999, mi dissero che avrei ricevuto dei soldi che potevo trattare come un prestito a lungo termine o un regalo.

... ancora una serie di frasi interessanti e la ciliegia sulla torta ...

I regarded the payment as a gift. What else could it be? I wasn't employed, I wasn't acting for them, I wasn't doing anything for them, I had already given my evidence, but there was certainly the risk of future legal costs (as there have been) and a great deal of anxiety (as there certainly have been).

Ho considerato il pagamento come un regalo. Cosa altro poteva essere? Non ero dipendente, non stavo lavorando per loro, non stavo facendo nulla per loro, avevo fatto la mia testimonianza, ma c'era certamente il rischio di futuri costi legali (così come c'erano stati) e una grossa ansietà (così come c'era certamente già stata).

... la lettera continua, leggetela al link che vi ho dato.

Vi starete chiedendo perché mi sono scomodato a scrivere questo post. La mia risposta è in realtà una serie di domande che io porgo a voi.

Com'è possibile che una vicenda che si può raccontare in dieci righe sia sconosciuta a molti?

Com'è possibile che ci vogliano 4 anni e forse altri 4 per avere una sentenza che in uno stato anglosassone sarebbe stata emessa in 15 giorni?

Soprattutto, cosa deve sentire il popolo italiano per perdere fiducia in un politico? Perché ci accontentiamo di persone dalla moralità dubbia? Perché non viene cacciato con un calcio nel culo, di quelli da cartone animato, sonoro e di punta?

Badate non è qualunquismo, davvero non riesco a capire. Aiutatemi voi. Vi prego. Basta che non mi dite la cazzata che anche gli altri fanno schifo perché non mi basta.

Il piede mica si consuma a furia di dar calci.

8 commenti:

carlo ha detto...

dezjgCiao Ale
Finalmente un post degno ti TE
Cosa dire .... io è da tempo
che mi sono defilato dalla politica
e tu sai che la cosa mi interessava
ma da quando ho capito che
ognuno guarda solo al proprio orticello anziche al bene di tutti
e questo vale sia per i politici, grandi o piccoli che siano, sia per chi la politica la subisce, cioè noi cittadini tutti.
IO ormaio ho perso l'entusiasmo.
Credimi se ci si impegna in modo onesto e altruistico ci si rimette solo e ci si mangia il fegato (e credo che Marcello possa confermare)
Quindi io come tanti altri ormai disillusi lasciamo lo spazio a chi ha più "stomaco" di noi e che ha ancora voglia di provarci e ci concentriamo su cose più vicine al noi (famiglia, lavoro, ecc.)
Posso farti un appunto un pò polemico.... ma quando eri in italia non mi pare che tu ti sia particolarmente prodigato per cambiare questa situazione che c'era anche allora!

sara ha detto...

Mi chiedo come mai continui a farti certe domande...non che non siano lecite, anzi, vivendo all'estero sembreranno anche più normali. Non è che qui non ce le facciamo, è che A) probabilmente certe notizie è più probabile che si conoscano, o che si abbiano più informazioni all'estero che qui e B) quelli in Italia che se le fanno ultimamente sono quelli (o hanno votato quelli) che perdono le elezioni. E' sempre + difficile pensare che ci sarà un cambiamento, ormai purtroppo è passata la mentalità che essere "i furbetti del quartierino" è normale se non lodevole..però è anche vero che se quella minoranza che non la pensa così se ne andasse tutta all'estero sarebbe la fine... non ci resta che munirci di tonnelate di Plasil e: resistere, resistere, resistere

Alessandro Teruzzi ha detto...

Caro Carlo, l'appunto non e' polemico, ma assolutamente legittimo. La situazione c'era anche allora, ma io ne ero meno consapevole. Mi sembrava una situazione normale. Vivendo qua mi accorgo come l'Italia stia sprecando la possibilita' di diventare il miglior paese al mondo in cui vivere. Le possibilita' ci sono.
C'e' un'incredibile rassegnazione in Italia, figlia del ragionamento:"Tutti si arrangiano". Ma questo e' clamorosamente falso! Ci sono milioni di Italiani onesti che lavorano il doppio degli altri europei e con punte di qualita' eccelse. Mi piacerebbe che un giorno si organizzasse lo sciopero degli onesti. Ci sarebbe da ridere.

Gli evasori fiscali sono considerati dei nemici della patria qui. In America chi vive con il sussidio di dissocupazione viene malsopportato o addirittura disprezzato. In Italia sono considerati dei fighi. Perche'?

sara ha detto...

...Perchè non può essere altrimenti in un Paese in cui i politici, che sono quelli che dovrebbero controllare, e far rispettare le leggi, sono i primi ad evaderle...perchè abbiamo un parlamento dove molti di loro sono indagati, se non condannati, siamo il Paese dei condoni. E' ovvio che è loro convenienza far passare il messaggio che anche se commetti qualche piccolo reatuccio tipo evadere le tasse, è perchè si paga troppo, devi far così perchè se paghi sei un idiota. Qua ultimamente si parla molto di legalità, solo se i soggetti sono extracomunitari, rom o poveri in generale, si parla di polizia, esercito in città, peccato che non hanno i soldi x la benzina, che fanno gli straordinari perchè sono pochi, e che per contro i magistrati sono tutti degli sporchi comunisti contro di loro. Il risultato di tutti questi bei messaggi è che il "trend" odierno è di guardare il proprio orticello cercando se possibile di fregare qualcosa, e di starsene sul chi va là. Personalmente non ho mai "visto" tanta intolleranza e tanto bigottismo come oggi. Se questa gente invece di dare le dimissioni dopo aver creato scandalo come accadrebbe ovunque nel mondo qui becca un fracco di voti, ci sarà un motivo.

Christian ha detto...

...che dire l'invidia anglosassone è famosa in tutto il mondo latino! Anche a loro piacerebbe poter "politicare" da noi, e si rammaricano del fatto che hanno una separazione migliore dei poteri e delle cariche. Purtroppo per loro! Infatti hanno la tendenza a credere che è meglio cacciare i ladri e votare gli onesti, poveri politici anglosassoni!
Volevo smorzare la tensione per una discussione che non può limitarsi a vedere/cercare le differenze, deve prenderla larga, partire dalla "forma mentale" della "gente", la stessa che si trincera in posizioni del '800, la stessa che pretende di vedere il meglio o il peggio a destra o a sinistra, la stessa che crede ancora che esista (o sia mai esistita dopo il '48) una distinzione tra destra e sinistra, o la gente che ormai ha rinunciato a credere nel pubblico e si abbarbica nel personale. Io sono uno di quelli! Preferisco non lasciarmi tentare dal pubblico, preferisco farmi il "culo" per poi potermi permettere il tanto agognato distacco dall'assistenza (o devo forse parlare di adozione) dello Stato per le categorie più deboli, più povere, più tutto (nei compresi). Sono, e credo non il solo, "comunista fascista personale", discuto di necessità di solidarietà (acc idea di destra e di sinistra), propongo lo stato assistenziale (acc lo propongono destra e sinistra), discuto di tutto quello che accade in Italia e nel mondo, prendo posizioni, critico, commento, gioisco, ma alla fine penso a me! (in senso lato). Devo fare di necessità virtù, se voglio poter fare qualcosa che richiede un intervento pubblico, e voglio farlo entro il presente secolo, mi adatto e scavo nelle amicizie nelle conoscenze, uso, sfrutto, insomma cavalco il sistema.
Per cui rispondo semplicemente alla domanda di "Beppe" con la seguente frase:
"Si deve pur sopravvivere qui!"

Alessandro Teruzzi ha detto...

Il post di Christian e' illuminante e risponde a gran parte dei miei quesiti, ma non ritrae un ritratto incoraggiante.

La domanda allora diventa: per quanto tempo pensiate che si possa sopravvivere?

Alessandro Teruzzi ha detto...

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_25/sondaggio_giovani_italiagb_ab230e12-8b3d-11dd-b62d-00144f02aabc.shtml

Marcello Novelli ha detto...

Devo ammetterlo la discussione e' interessante, interessantissima direi, e per questo ringrazio l'amico Beppe.

Innanzitutto va detto che i paesi anglosassoni non stanno meglio di noi. Gli americani sono in ginocchio grazie alla politica liberista voluta da Bush e dai suoi amici neoconservatori. 700 miliardi di dollari il buco da sanare con la manovra di salvataggio, il 40% circa dell'intero debito pubblico italiano.

Secondo non tutte le parti politiche sono uguali. E' vero destra e sinistra sono categorie ottocentesche, ma tra Partito delle Liberta' e Partito Democratico, tra Repubblicani e Democratici negli Stati Uniti, c'e' una bella differenza. Magari i politici sono disonesti alla stessa maniera, ma le idee di base sono completamente diverse. Anche in questo caso facciamo l'esempio dell'America. Durante le due amministrazioni Clinton l'aumento del debito pubblico ha avuto un andamento piatto, durante le due amministrazioni Bush e' aumentato ad un ritmo di 600 miliardi di dollari annui (la differenza tra loro e noi sta forse nel fatto che loro pubblicano i dati e noi no).

Terzo non credo che impegnarsi in politica sia cosa inutile e che ad essere onesti ci si mangia il fegato. Credo che l'impegno politico sia una cosa faticosa ma necessaria e che tutte le persone dovrebbero impegnarsi in politica. Il guaio e' che se gli onesti smettono di impegnarsi lasciano il posto ai disonesti e questo e' proprio quello che i disonesti vogliono.