Mettiamo subito le cose in chiaro. Quello che leggerete non è farina del mio sacco. Non lo dico per prendere le distanze, ma solo per non prendermi dei meriti che non ho.
Cercherò di riassumervi un (già succinto) libro zeppo di spunti interessanti, che mi è capitato di rileggere in questo periodo.
"Uno dei tratti salienti della nostra società è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione"
Con queste parole inizia il saggio filosofico di Harry G. Frankfurt "Stronzate".
Il libro parte con una rassegna dei lavori in materia (piuttosto pochi) e costruisce pian piano una definizione di "stronzata" pur senza condensarla in un'unica frase.
Ci provero io, anche se vi consiglio vivamente di leggervi il libro.
Stronzata: falsa rappresentazione, pur senza giungere alla menzogna, dei propri pensieri, sentimenti e atteggiamenti.
L'essenza della stronzata è nella subordinata "pur senza giungere alla menzogna". Quando uno dice una stronzata non sta necessariamente mentendo, si sta semplicemente disinteressando della verità della sua affermazione. Un bugiardo conosce la verità e volontariamente la nega. Il concetto di verità è assolutamente centrale nel ragionamento del bugiardo.
Il produttore di stronzate è interessato unicamente a comunicare una certa immagine di se e la verità assume un ruolo marginale.
Le stronzate sono un nemico della verità molto più pericoloso delle menzogne, nonostante ciò sono considerate moralmente meno gravi.
Pronunciare una stronzata è inevitabile ogni volta che si parla di qualcosa che non si conosce. Il proliferare delle stronzate ha diffuso forme di scetticismo sulla possibilità di ottenere accesso affidabile all'analisi oggettiva.
Insomma, stiamo cominciando a pensare che sia impossibile conoscere la verità sulle cose.
Questo ci spinge all'abbandono dell'ideale di ESATTEZZA per un ideale alternativo di SINCERITA'.
L'uomo, convinto che non sia possibile descrivere con ESATTEZZA la realtà, si accontenta di esprimere in maniera SINCERA se stesso.
Chi può pensare che descrivere se stessi sia più facile che descrivere un qualsiasi fenomeno? Chi può affermare che la psiche umana (anche la propria) sia più semplice del mondo che ci circonda?
Ma se questo è vero, la sincerità è in sè una stronzata.