Quando un europeo pensa agli Stati Uniti tre cose rimangono inspiegabili: la pena di morte, l'assistenza medica e il morboso rapporto con le armi da fuoco. La riforma sanitaria di Obama è uno storico passo verso l'assistenza medica gratuita universale, ma l'America rimane ancora molto lontana dallo standard europeo.
Ma quello di cui voglio parlarvi è qualcosa di ancora più tristemente sorprendente. Fino all'anno scorso andava in onda sulla NBC, con discreto successo, una trasmissione chiamata "Catch a Predator". Era strutturata con uno schema ben preciso: un gruppo di persone della produzione si fingevano minorenni in delle chat pornografiche, dopo giorni o in alcuni settimane invitavano i pedofili a casa loro, i miserabili si presentavano all'incontro con dei presunti minorenni con preservativi ed alcolici. All'interno della casa, però ad aspettarli, non c'era una fanciulla (a volte un fanciullo) come promesso, ma il presentatore e delle telecamere. Dopo qualche minuto di imbarazzante intervista, ai meschini gli si dava libertà di congedarsi. In realtà all'esterno c'era sempre la polizia pronta ad arrestarli.
Tutto rigorosamente sotto le telecamere: adescamento, incontro, intervista ed arresto. A volte venivano filmati anche le procedure di incarcerazione e gli interrogatori.
Il novembre scorso la NBC sta filmando la procedura di sequestro del computer di un personaggio importante (Louis William Conradt Jr., a 56-year-old assistant county prosecutor) caduto nella "trappola" di "Catch a Predator". Il Conradt non apre la porta. Chiamano la squadra SWAT e al direttore di produzione luccicano gli occhi dall'emozione. Chissà che puntata!
La polizia da l'ultimatum. Poco prima di sfondare la porta si sente un colpo di pistola. Il direttore di produzione piange come un bambino. Audience alle stelle!
Anche qualcun'altro piange, ma a molti americani non interessa.
Potere della televisione.