Prima degli anni 80 gli scandali sconquassavano il nostro paese con cadenza più o meno quinquennale, avevano forte impatto sulla opinione pubblica e qualche volta anche sui politici coinvolti (portando ad esempio alle dimissione del Presidente della Repubblica Giovanni Leone). Gli anni novanta, cominciati scoppiettanti con tangentopoli, hanno alzato la nostra soglia di sopportazione ad uno scandalo l'anno.
I primi dieci anni del secolo hanno aggiunto la novità degli scandali sportivi: passaporti falsi, bilanci truccati, plusvalenze ed infine il sistema Moggi.
Man mano che la frequenza degli scandali si alza la capacità di reazione viene meno, erano 30 anni che mi sentivo dire che la Juventus rubava le partite e quando alla fine si è dimostrato vero cosa è successo? Un buffetto e un anno in B per ripensare alla marachella. Quando il regolamento sportivo dice molto chiaramente che basta un solo caso documentato per arrivare alla chiusura della società.
Ma il febbraio 2010 rimarrà nella storia come il mese degli scandali: Protezione Civile (solita vecchia storia di appalti ai parenti, questa volta anche senza concorsi), Fastweb (care e vecchio riciclaggio) e Nicola Di Girolamo ( sempre verde voto di scambio con la mafia calabrese).
In chiusura, questo febbraio radioso ci concede anche la caduta in prescrizione del processo Mills. Giubiliamo per la efficienza della nostra giustizia. Sei anni di processo non sono stati abbastanza per giungere a sentenza per un processo che aveva tra le sue prove una confessione olografa dello stesso imputato. Adesso "La facia de tola" del nostro presidente del consiglio chiede una assoluzione piena!? Allora perché ha ostacolato il processo in tutti i modi?
Agli italiani anestetizzati da decenni di scandali tutto scivola addosso senza scomporli più di tanto. In un momento di sconforto ho detto ad una mia amica:"L'Italia è ormai una repubblica sudamericana". Lei mi ha risposto prontamente:"Magari, non abbiamo nemmeno il culo alto".
Allora riformulo, Articolo 1: "L'Italia è una Oligarchia fondata sul favore".