Maddalena se ne e' andata da poco piu' di una settimana. Sono andato al suo leaving party e poi sono passato a salutarla a casa.
E' piu' forte di me, gli addii li vivo in maniera strana. Sul momento non mi rendo conto, sembra indifferenza e leggerezza di cuore, invece e' un misto della mia natura lombarda e i postumi di una relazione a distanza.
Mi spiego meglio. La mia famiglia, come molte famiglie del nord, e' restia al contatto, non ci si abbraccia e non ci si bacia. Basta un saluto. Non e' freddezza, e' che siamo stati abituati cosi'.
Sei anni di relazione a distanza mi hanno aiutato a discretizzare la mia vita, in passato ho avuto due vite distinte. Una nei week end con M. ed una durante la settimana con i miei amici. L'idea di passare la settimana pensando all'incontro del venerdi' mi avrebbe distrutto. Allora ho gradatamente costruito un sistema perfetto, una sorta di interruttore dei sentimenti che mi impediva di soffrire. A volte queste cose possono sfuggire al tuo controllo e diventare un limite invece che un sistema di sicurezza. Qualche anno fa ho cominciato a smantellare con fatica questa mia attitudine, questo blog e' stato uno dei mezzi principali oltre ovviamente alle persone che mi hanno circondato.
Ma i miracoli non esistono, quindi qualche volta cado ancora nei miei vecchi vizi. Mi rammarica non aver fatto capire a Maddalena quanto mi e' dispiaciuta la sua partenza e quanto lei mi e' stata cara.
Nei pochi mesi in cui abbiamo vissuto insieme mi ha infuso una sorta di ottimismo ingenuo e di gioia da romanzo che mi hanno fatto un gran bene. Mi e' sempre sembrata una sorta di Jovanotti al femminile.
Lei mi ha conosciuto in un periodo di tristezza e se ne e' andata in uno molto felice.
Cosa posso dire. In bocca al lupo e spero di rivederti presto.
Arggggg... ci sto ricascando. Ti voglio bene Maddalena e mi manchi.
P.S. Mara e' sicuramente Ligabue ("una vita a recuperar palloni") io sono piu' Pelu' ("La vita dura e' una gran fregatura!!!").
E' piu' forte di me, gli addii li vivo in maniera strana. Sul momento non mi rendo conto, sembra indifferenza e leggerezza di cuore, invece e' un misto della mia natura lombarda e i postumi di una relazione a distanza.
Mi spiego meglio. La mia famiglia, come molte famiglie del nord, e' restia al contatto, non ci si abbraccia e non ci si bacia. Basta un saluto. Non e' freddezza, e' che siamo stati abituati cosi'.
Sei anni di relazione a distanza mi hanno aiutato a discretizzare la mia vita, in passato ho avuto due vite distinte. Una nei week end con M. ed una durante la settimana con i miei amici. L'idea di passare la settimana pensando all'incontro del venerdi' mi avrebbe distrutto. Allora ho gradatamente costruito un sistema perfetto, una sorta di interruttore dei sentimenti che mi impediva di soffrire. A volte queste cose possono sfuggire al tuo controllo e diventare un limite invece che un sistema di sicurezza. Qualche anno fa ho cominciato a smantellare con fatica questa mia attitudine, questo blog e' stato uno dei mezzi principali oltre ovviamente alle persone che mi hanno circondato.
Ma i miracoli non esistono, quindi qualche volta cado ancora nei miei vecchi vizi. Mi rammarica non aver fatto capire a Maddalena quanto mi e' dispiaciuta la sua partenza e quanto lei mi e' stata cara.
Nei pochi mesi in cui abbiamo vissuto insieme mi ha infuso una sorta di ottimismo ingenuo e di gioia da romanzo che mi hanno fatto un gran bene. Mi e' sempre sembrata una sorta di Jovanotti al femminile.
Lei mi ha conosciuto in un periodo di tristezza e se ne e' andata in uno molto felice.
Cosa posso dire. In bocca al lupo e spero di rivederti presto.
Arggggg... ci sto ricascando. Ti voglio bene Maddalena e mi manchi.
P.S. Mara e' sicuramente Ligabue ("una vita a recuperar palloni") io sono piu' Pelu' ("La vita dura e' una gran fregatura!!!").